chiudi

Durante il periodo delle feste natalizie, Alfredo, avvocato quarantenne, torna al paese natìo da cui manca da vent’anni. Nei suoi pensieri c’è la speranza di rivedere Alice

Non fatevi ingannare dal titolo: Buio è un giallo di struttura classica, con echi della filmografia anni ‘70 ed un finale a dir poco sorprendente…

La trama
Durante il periodo delle feste natalizie, Alfredo, avvocato quarantenne, torna al paese natìo da cui manca da vent’anni. Nei suoi pensieri c’è la speranza di rivedere Alice, il suo primo amore, che ai tempi lo lasciò per un altro uomo. All’arrivo l’amara sorpresa: Alice è morta da anni, apparentemente suicida. Alfredo vorrebbe ripartire immediatamente, ma decide di trattenersi quando trova, nella vecchia casa dei suoi genitori, ormai disabitata, una lettera mai recapitata nella quale Alice gli chiedeva aiuto. Alla luce della scoperta, la versione del suicidio di Alice non convince…
La trama è fitta di colpi di scena. Appaiono, in ordine sparso, l’ultimo fidanzato di Alice, un appuntato dei Carabinieri sospetto, un nuovo affetto per Alfredo, il vecchio collegio, la madre di Alice, una badante esteuropea, il parroco del paese… e tanti altri ancora. Nemmeno il giallista più “scafato” riesce a intuire completamente la soluzione, che non è veramente tale fino all’ultima parola (consideratela una sfida: chi riesce a capire tutto quanto prima dell’ultima riga è veramente bravo).
La critica
Giacomo Aloigi ha messo dentro Buio un po’ di sé e molta fantasia, con frequenti richiami ai topoi classici del genere (il collegio abbandonato, il paese isolato, un vecchio filmino… ).
Il libro, suoerato un inizio un po’ nebuloso, dà il meglio di sé nella seconda metà, quando il lettore è catturato da un turbine di eventi. Al centro della storia c’è l’amore di Alfredo per Alice. Così l’autore commenta la scelta: “L’amore di Alfredo per Alice non può finire perché la morte lo ha reso eterno. Alfredo non potrà mai più amare una donna come Alice. E per questo, perde tutto. Anche i ricordi. La sua ricerca della verità lo lascia nel buio”. E infatti Alfredo brancola completamente nel buio, mentre intorno a lui avvengono strane sparizioni e decessi apparentemente naturali. A complicare le cose, Alfredo non può fidarsi di nessuno se non di sé stesso. E in certi momenti nemmeno fidarsi di sé stesso è la scelta migliore…
Buio è un buon giallo, ricco di atmosfera e di suspence: se si perdonano piccole pecche e sbavature qua e là, che nulla tolgono alla bontà della trama, rimane la convincente prova d’esordio di un giovane narratore di talento.
Data recensione: 01/03/2006
Testata Giornalistica: Talent Scout
Autore: Alessandra Buccheri