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Anche lui, come noi, e come tanti altri, sulla scia del caro amico scomparso, Bruno Campolmi, il famoso “pompiere botanico” (che per professione gettava acqua sul fuoco,

Anche lui, come noi, e come tanti altri, sulla scia del caro amico scomparso, Bruno Campolmi, il famoso “pompiere botanico” (che per professione gettava acqua sul fuoco, e per passione orticola sulle insalatine) si è appassionato al “verde” offerto con tanta generosità dalla natura, alle erbette selvatiche di uso alimentare, ed ha scritto un simpatico, utilissimo libro (“Le erbe in tavola”) di pratica e facile consultazione per i molti aspiranti raccoglitori di piante selvatiche commestibili. “Lui” è un ingegnere elettronico - Andrea Papini - preside dell’Istituto Tecnico Industriale “Leonardo da Vinci” di Firenze, che ha una grande passione per i grandi e piccoli prodigi, e doni, della natura, e pensando a quanti sprovveduti si avventurano nei campi, nei boschi, nei balzi, nelle radure a raccogliere il “verde” che si può utilizzare in cucina, e rischiano di commettere qualche errore, ha fatto un paziente, amorevole, attento, lavoro di ricerca e classificazione, fornendo ai lettori un dettagliato inventario delle piante selvatiche con un centinaio di schede illustrate. In Toscana c’è una vecchia tradizione per questo sfruttamento del verde campestre, ma a volte le conoscenze sono limitate, e molta gente si ferma agli asparagi selvatici, o ai radicchi, ma ignora cosa sia un “farinaccio” e passa oltre se vede un cespuglietto di strigoli. E quindi ignora la bontà di un risotto agli strigoli, o di una torta d’erbe (cara alle massaie della Valle del Magra), e magari di un piatto di ravioli con ripieno di cime d’ortica. Ed ecco ad aprire una finestra su di un vasto panorama di “tesori” campestri, il volume di Andrea Papini, un autentico appassionato del verde; così appassionato da creare alle pendici di Monte Morello un’area riservata alle orchidee spontanee.
Data recensione: 01/05/2006
Testata Giornalistica: Toscana qui
Autore: ––