chiudi

Chi era Gesù Bambino? Che cosa faceva? Che cosa sentiva? Come pensava? Ne sappiamo poco, a parte la sua nascita che ha scansionato la storia del mondo

Chi era Gesù Bambino? Che cosa faceva? Che cosa sentiva? Come pensava? Ne sappiamo poco, a parte la sua nascita che ha scansionato la storia del mondo, e qualche notizia nei Vangeli. Quelli apocrifi aggiungono notizie che potrebbero essere utili, ma insomma continuiamo a non conoscere molto.
Il testo di Carmela Grande ci viene in soccorso, rifacendosi ai testi sacri e a quelli non riconosciuti dalla Chiesa, e lavorando con molta fantasia, ma anche con logica. È Maria che racconta, ed è tutto plausibile: dalla festa del matrimonio (come’era bello il suo semplice vestito), alla nascita del Bambino che allieta i sorridenti genitori, i pastori, gli angeli, e i re Magi, insomma tutto il mondo. La fuga in Egitto è presentata con le sue difficoltà climatiche, fisiche, alimentari; l’arrivo nella nuova patria pone dei problemi di lavoro al silenzioso Giuseppe che, bravo falegname a casa sua, deve farsi conoscere per avere nuovi clienti. Tornato a Nazareth, Gesù ruzza con gli altri bambini a nascondino, coi dadi (mai con le armi), gioca con il bambino disabile coinvolgendo gli altri, aiuta il padre nei lavori a bottega. E che festa quando la mamma prepara una zuppa di cereali o, meglio ancora, dei dolcetti di farina, miele e noci. Una vita e un’infanzia semplice e serena, affrontate col sorriso sulle labbra.
Abbiamo l’impressione che Carmela inventi poco. In più ci regala un testo poetico, scritto con delicatezza e intensità, mai stucchevole. E il rischio all’inizio era grande.
Data recensione: 21/01/2016
Testata Giornalistica: Toscana da Leggere
Autore: Francesco Giannoni