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Presentato il 10 luglio, all’interno del calendario di AltaRoma, l’autobiografia della Principessa Natalia Strozzi, Facile da ricordare, edito da Polistampa

Roma - Presentato il 10 luglio, all’interno del calendario di AltaRoma, l’autobiografia della Principessa Natalia Strozzi, Facile da ricordare, edito da Polistampa di Firenze. Cornice della presentazione la splendida ed elegante terrazza dell’hotel Exedra, presente l’autrice ed il gran ufficiale della presentazione, Bruno Vespa. Il libro è strutturato, nella forma, come una corsa a perdifiato tra incontri, ricevimenti, dialoghi con personaggi famosi e appuntamenti col più grande amore della Principessa: la danza. Ma se non ci si lascia prendere la mano dalla corsa, nella filigrana dell’autobiografia si individua una linea di vita interessante. L’elemento portante del libro è la passione per la danza. Gli altri avvenimenti narrati sono ulteriori aggettivi che non tolgono né aggiungono nulla al vero grande amore della Principessa ma contribuiscono ad arricchire un quadro di per sé prezioso e stupendo. Che cos’è la danza per Natalia Strozzi? Indubbiamente, come per la maggioranza delle bambine, ha rappresentato anche per la piccola Natalia l’inizio di un’attività sportiva. Un inizio normale che, grazie alla forza di volontà della Principessa ed al mecenatismo della famiglia Strozzi, le ha consentito di conoscere, lavorare e studiare, nel corso degli anni tra il 1982 ed il 2000, con i più importanti Maestri della disciplina, rendendola di fatto la migliore testimone vivente degli insegnamenti delle scuole che ha frequentato, degli insegnanti che ha avuto, dei luoghi deputati alla messa in scena delle opere. La danza contemporanea, unitamente agli insegnamenti della scuola sovietica, hanno un punto di riferimento in Natalia Strozzi. Bisogna citofonare a casa sua per saperne qualcosa. Parallelamente, gli incontri con i personaggi famosi rappresentano il secondo punto fermo dell’autobiografia. Il contesto quotidiano, familiare, che caratterizzano tali incontri consente di dare una luce pacata alle persone famose, rendendole vicine, normali senza quel sovraccarico di immagine prodotto dai media che li rende inevitabilmente Pop. Grazie al libro ogni personaggio famoso, solitamente un artista, si prospetta al lettore come una persona che ha scelto di svolgere nella sua vita un altro lavoro, come direbbe Warhol. Un altro aspetto ben descritto è il mecenatismo della sua famiglia. Gli artisti ospitati, tra i quali Nureyev, uomini politici, come Blair, ritornano un’atmosfera che ormai non appartiene più al nostro tempo. L’ospitare senza fini commerciali, per il piacere di riunire intorno a sé tanti illustri personaggi, è una fortuna che però bisogna coltivare nel corso del tempo, e l’autobiografia rappresenta il giusto resoconto di tale attività. Bisogna sottolineare che collegare tanti artisti dona linfa all’arte, perché proprio con lo scambio delle idee che si costruiscono mentalmente, e successivamente in concreto, grandi opere. Ora la Principessa Natalia Strozzi si dedicherà al cinema. Non solo le andranno i migliori auguri di felice carriera ma anche speriamo possa, ben prima dei cinquanta anni da lei indicati, presentarci un’ulteriore autobiografia sulla sua esperienza cinematografica, impreziosita ancora da tutti i suoi incontri.
Data recensione: 20/07/2006
Testata Giornalistica: UniversyTV.it
Autore: Riccardo Mazzoni