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Tra circa tre anni, quando si parlerà di Santa Maria Nuova, si intenderà non solo lo storico ospedale del centro cittadino rinato a nuova vita, ma anche un museo che metterà in mostra i

Tra circa tre anni, quando si parlerà di Santa Maria Nuova, si intenderà non solo lo storico ospedale del centro cittadino rinato a nuova vita, ma anche un museo che metterà in mostra i tanti tesori del nosocomio. In attesa dell’evento, le Regie Poste degli Uffizi per tre mesi esatti ospiteranno una sorta di anteprima di quel nuovo percorso d’arte: la mostra si intitola «Santa Maria Nuova e gli Uffizi. Vicende di un patrimonio nascosto». Curata da Alessandro Coppellotti, Cristina De Benedictis ed Esther Diana, la mostra ha come obiettivo quello di sensibilizzare enti pubblici e privati verso il patrimonio di Santa Maria Nuova (e delle Oblate) che conta oltre 1300 di grande valore la cui catalogazione è in fase di ultimazione. Sparsi nei vari depositi cittadini (e solo in picola parte mostrati al pubblico) si trovano quadri, sculture, crocifissi lignei, arredi ecclesiastici, ma anche strumenti scientifici, il meglio della tecnologia medica dei tempi passati, oggetti legati alla quotidianità dell’assistenza ospedaliera. Una selezione di un centinaio di pezzi costituirà l’esposizione delle Regie Poste - a ingresso gratuito - che comprende anche opere provenienti dal deposito degli Uffizi. Tra di esse anche una Madonna in trono e santi del Giotto di Maestro Stefano, detto Giottino, un Martirio della legione tebana di Antonio del Caraiolo datato primo decennio del XVI secolo, la splendida Madonna col bambino di Andrea della Robbia. «Si tratta di un patrimonio immenso che dobbiamo valorizzare - ha spiegato il direttore generale della Asl 10 Luigi Marroni, che ha presentato l’esposizione insieme al soprintendente per il patrimonio storico e artistico Bruno Santi-.
Data recensione: 27/06/2006
Testata Giornalistica: Il Giornale della Toscana
Autore: Marco Ferri