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In primo piano, per decenni, poi all’improvviso non ne senti parlare più. Chiedi e nessuno sa fornirti notizie certe. Poi scopri che ha fatto una cosa che molti vorrebbero fare, ma

Dalla Patagonia all’Alaska per rigenerarsi

In primo piano, per decenni, poi all’improvviso non ne senti parlare più. Chiedi e nessuno sa fornirti notizie certe. Poi scopri che ha fatto una cosa che molti vorrebbero fare, ma sognano soltanto: dare lo stop, anche se temporaneo, alla vita condotta da sempre. Che può stancare anche se importante. Tito Barbini, classe 1945, sindaco d’Arezzo a 25 anni, poi presidente della Provincia d’Arezzo, infine assessore regionale , amico di Francois Mitterand, si mette dietro le spalle tutto questo, e intraprende un viaggio lungo cento giorni, che lo porta dalla Patagonia all’Alaska.
Cento giorni a piedi e in corriera, per bagaglio uno zaino. “Non è possibile”, dici avendo avuto l’opportunità d’incontrarlo in diverse occasioni. Invece è stato possibile. Il risultato pubblico è il libro “Le nuvole non chiedono permesso”. Un diario che contiene annotazioni politiche ed esistenziali, idee. Ma che è anche la fotografiadi un mondo altro, fatto di dolori, speranze, delusioni: quello delle Americhe. Il politico che ritrova l’uomo e sente rinascere dentro di sé quel che la routine aveva addormentato. È, per il lettore, soprattutto la scoperta di un uomo di grande spessore.
Data recensione: 03/07/2006
Testata Giornalistica: Il Corriere di Firenze
Autore: ––