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La fantasia è un ponte che riesce a collegare l’irrealtà con la realtà. Ti consente di esteriorizzare sentimenti e idee. È una visione del mondo

La fantasia è un ponte che riesce a collegare l’irrealtà con la realtà. Ti consente di esteriorizzare sentimenti e idee. È una visione del mondo, che sfugge all’osservatore che vi è troppo immerso per riuscire a percepirne le sfumature. Ricordo di aver iniziato a intuire le infinite possibilità della scrittura fantastica dalle prime pagine de Le notti bianche di Dostoevskij », dice il giovanissimo Filippo Torrini. All’età di otto anni si è cimentato con racconti brevi. A dodici ha mandato un manoscritto all’editore Polistampa, che decise di investire sul primo episodio del fantasy La Porta dei misteri - La Leggenda. Con oltre cinquemila copie vendute è divenuto un piccolo caso editoriale. Da qualche giorno, il quindicenne fiorentino è di nuovo in libreria con un volume (La Porta dei Misteri - I colori della Magia e Ai confini del bene, Polistampa) che completa la trilogia. Nell’avventura di un gruppo di amici, che devono salvare la Terra da un disastro incombente, riconsidera la plastica contrapposizione bene/male. «La storia è un’occasione per costruire e raccontare il mio punto di vista adolescenziale sulla vita – spiega – e sul futuro del mondo, le cui sorti dipendono dalla capacità della mia generazione di prendersene cura». La novità e promessa Torrini s’inserisce in un quadro di interesse crescente verso il fantasy. Benché nella storia della letteratura italiana si rinvengano tracce caratteristiche del genere (pensiamo a come Rustichello da Pisa ne Il Milione adattò le narrazioni di Marco Polo, all’Orlando innamorato e all’Orlando furioso, alla fiaba barocca, al Pinocchio di Collodi fino alla trilogia I nostri antenati di Calvino), non si èmai radicato nella nostra matrice culturale. Il successo è dovuto all’importazione e ai vasi comunicanti con cinema (le trasposizioni di Peter Jackson, Harry Potter, Hunger Games), televisione (Il trono di spade) e del ludico. Solo nel 1970 il fantasy moderno irruppe in Italia con l’editore Rusconi, che pubblicò il primo romanzo della trilogia Il signore degli anelli.
Data recensione: 05/01/2015
Testata Giornalistica: Il Messaggero
Autore: Gabriele Santoro