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Una idea così raffinata quella che presiede alla mostra La valle dei tesori: capolavori allo specchio, che solo a sentirla dire se ne resta colpiti. Soprattutto, ma non solo

Capolavori “di campagna” accanto a opere celebrate da grandi musei

Una idea così raffinata quella che presiede alla mostra La valle dei tesori: capolavori allo specchio, che solo a sentirla dire se ne resta colpiti. Soprattutto, ma non solo, perché viviamo ormai in tempi di eventi - parola giustamente sgradita alla curatrice di mostra e catalogo Rosanna Caterina Proto Pisani - per soli forzati del clamore a tutti i costi. Realizzati col decisivo apporto dell’Ente Cassa di risparmio, ecco l’idea: metter mano alla valorizzazione del celebre, ma in realtà poco visto se non da studiosi e pochi elitari turisti, museo diffuso della provincia di Firenze, precisamente della sua cerniera con Pisa fra Valdarno e Val d’Elsa, contrappuntando un’opera scelta fra quelle di queste raccolte «di campagna», per lo più musei d’arte sacra, con capolavori coevi - ovvero fra Duecento e Cinquecento - prelevati da Gallerie invece spesso affollate dai deportati della cultura di massa, Uffizi, Galleria Borghese, Museo di San Matteo a Pisa, Palazzo Medici Riccardi …
Data recensione: 10/06/2006
Testata Giornalistica: La Repubblica
Autore: Paolo Russo