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La leggenda viola alla «Nazione». Il nostro giornale dal 1859 non ha mai mancato di essere protagonista nelle ricorrenze più importanti che hanno fatto la storia della città

La leggenda viola alla «Nazione». Il nostro giornale dal 1859 non ha mai mancato di essere protagonista nelle ricorrenze più importanti che hanno fatto la storia della città. Unica solo raramente attorno ai suoi condottieri. E Giancarlo Antognoni, il Capitano coraggioso per eccellenza, non poteva non essere festeggiato per i suoi 60 anni anche da noi. Dopo la consegna in Palazzo Vecchio delle chiavi della città, la festa è proseguita ieri a «La Nazione», prima con una videochat che ha raccolto decine e decine di messaggi dei tifosi al loro campione, quindi nell’Auditorium «Attilio Monti» del giornale: tanti si sono dati appuntamento per ripercorrere idealmente la vita calcistica del numero 10 più amato. Il direttore Gabriele Canè, salutando e ringraziando Antognoni ha ribadito come «Giancarlo sia il marchio della Firenze sportiva. Un campione sempre gentile e disponibile, entrato nella storia di una città che lo ama come uomo oltre che come calciatore». In sala tante personalità e amici di Giancarlo. Insieme al direttore amministrativo della Poligrafici Editoriale Stefano Fantoni, il prefetto Luigi Varratta, il questore Raffaele Micillo, il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani, l’assessore alla cultura del comune di Fiesole, Paolo Becattini, l’ex assessore regionale Cristina Scaletti, gli ex viola Giovanni Galli e Lorenzo Amoruso, Gianni De Magistris, Furio Valzareggi, Fabrizio Carabba, presidente dell’associazione Borgo Ognissanti, il direttore del pronto soccorso di Careggi Stefano Grifoni, Michele Fratini, amico inseparabile del Capitano. Ma forse la persona che Antognoni non si aspettava di trovare è stata di sicuro il professore Pasquale Mannonna, il neurochirurgo che lo operò alla testa dopo il pauroso scontro con il portiere Martina. Infortunio che tenne con il fiato sospeso una città intera. «Non so cosa mi ha messo in testa — ha detto ridendo il Capitano — perché ha funzionato. Scherzi a parte, non posso che essergli riconoscente per la vita». Toccante il ricordo di quei giorni di Mennonna: «Davanti alla clinica — ha detto il professore — c’è un prato grande e la sera era pieno di ragazzi che volevano essere vicini al loro campione...». Campioni rari come «Antonio», e come Gabriel Batistuta che «sarà a Firenze il 19 maggio — ha svelato proprio Antognoni — per giocare la Partita del Cuore. Forse era una sorpresa, ma siamo a La Nazione (ride, ndr) e le notizie sono importanti». Antognoni forse sarà in campo: «Mi dovrò allenare, ma è dura». Per Firenze sarà l’occasione per applaudire due campionissimo che hanno fatto la storia della Fiorentina. Ma la festa a «La Nazione» è stata anche l’occasione per ribadire il successo del libro «Antognoni, Firenze e il suo campione» che in questi giorni in edicola è andato esaurito (venduto insieme al quotidiano). Il libro scritto dieci anni da (da Luigi Caroppo, Paolo Chirichigno, Marcello Manicini, Duccio Moschella, ed. Polistampa) è stato rilanciato proprio per celebrare i 60 anni del Capitano. Non solo. Un euro (dei 7,90) per ogni copia venduta è andato all’associazione «Tommasino Bacciotti» onlus. E proprio Paolo Bacciotti e la sua famiglia erano ospiti de La Nazione e anche loro protagonisti della festa con la loro associazione che si occupa con grande dedizione dell’assistenza dei genitori dei bambini ricoverati all’ospedale pediatrico «Meyer». Antognoni è amico di Paolo Bacciotti ed è sempre accanto a lui nelle iniziative benefiche.
Data recensione: 03/04/2014
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Giampaolo Marchini