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Nel programma di sala stampato per il concerto presso gli Amici della Musica di Firenze il 12 febbraio 1955, così veniva raccontato il lavoro del pianista

Nel programma di sala stampato per il concerto presso gli Amici della Musica di Firenze il 12 febbraio 1955, così veniva raccontato il lavoro del pianista Pietro Scarpini: «A un singolare aspetto della sua attività si riallacciano l’esecuzione odierna dell’Arte della fuga di Bach, l’esecuzione e direzione del Pierrot Lunaire di Schoenberg, la divulgazione della Fantasia contrappuntistica di Busoni e la realizzazione dell’ultima Sinfonia di Mahler, la Decima, sconosciuta finora al pubblico, in una versione per due pianoforti».
Una mirabile registrazione inedita del 1976 è ora disponibile, distribuita da ildiapason insieme con il libro di Leonardo Pinzauti, Pietro Scarpini da Bach al Novecento.
Data recensione: 07/02/2014
Testata Giornalistica: Il Venerdì di Repubblica
Autore: Claudio Strinati