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L’antico, il fantastico e il mostruoso, l’umano. Sono i temi al centro dell’arte di Agnese Parronchi, restauratrice e scultrice, le cui opere, realizzate

L’antico, il fantastico e il mostruoso, l’umano. Sono i temi al centro dell’arte di Agnese Parronchi, restauratrice e scultrice, le cui opere, realizzate con la tecnica della terracotta invetriata, sono in mostra fino al 23 febbraio al Museo civico archeologico di Fiesole. La personale, intitolata Sculture di argilla. La concretezza delle immagini, presenta quindici pezzi piuttosto recenti (dal 2007 in poi) che, pur scaturendo da una riflessione assolutamente contemporanea, vivono di un dialogo ideale con i reperti dell’antica Grecia, dell’Etruria e di Roma custoditi nel museo fiesolano, con cui condividono l’essere frutto di una ricerca in cui manualità e intelletto si intrecciano continuamente. La mostra, visitabile tutti i giorni ad eccezione del martedì dalle 10 alle 14, è inserita nell’ambito delle iniziative per il centenario del museo. Il catalogo, con testi critici di Marco De Marco e Antonio Paolucci, è pubblicato da Polistampa.
Data recensione: 06/02/2014
Testata Giornalistica: La Repubblica
Autore: Gaia Rau