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Bisogna aver sudato e consumato le suole per le strette vie dei borghi toscani per amare le feste toscane.
Bisogna aver raccolto gli applausi della gente e gli sguardi

Il nuovo libro di Luciano Artusi scritto con Enrico Roncaglia

Bisogna aver sudato e consumato le suole per le strette vie dei borghi toscani per amare le feste toscane.
Bisogna aver raccolto gli applausi della gente e gli sguardi curiosi degli stranieri per non smettere neanche un minuto di sentirsi orgogliosamente toscani. Tutte queste sensazioni - evidentemente arrotondate per difetto - le hanno vissute (e le vivono tuttora) Luciano Artusi e Enrico Roncaglia, autori del recentissimo volume Toscana di festa in festa. Un pittoresco itinerario fra giostre, disfide, giochi e palii. Il primo è direttore del Calcio Storico Fiorentino, mentre il secondo da un decennio ricopre il ruolo di Sergente degli Alabardieri nella stessa manifestazione. Insomma i due hanno in comune l’amore per le rievocazioni. Ma c’è sentimento e sentimento verso questo genere d’iniziative. C’è quello «esterno», di chi le manifestazioni le ammira, magari le studia, ma non ha mai sperimentato la «pesantezza» di un costume rinascimentale e l’orgoglio di indossarlo. C’è poi quello vissuto dall’«interno», di chi ha fatto parte di cortei e ha girato l’Italia accorgendosi che la passione per le feste con attinenza storica, è una…malattia contagiosa.
Artusi e Roncaglia appartengono a questa seconda categoria e, tra un corteo e l’altro, hanno messo insieme una valanga di notizie e foto tanto da farne un libro piacevole, graficamente accattivante, necessario. Sono infatti trascorsi 35 anni da quando Riccardo Gatteschi pubblicò Toscana in festa (che doverosamente Artusi e Roncaglia citano in bibliografia), ripetendosi poi nel 2000 con un altro volume dalle minori pretese; sono libri che hanno tracciato un solco entro cui questo Toscana di festa in festa scrive un nuovo capitolo per diversi motivi. Prima di tutto per la scelta qualitativa. A fronte della oltre 350 manifestazioni (di tipo storico - rievocativo, paliesco, leggendario e tradizionale) che si svolgono annualmente in Toscana, Artusi e Roncaglia hanno effettuato una selezione di 40 manifestazioni: dal «Palio di Siena» alla «Disfida della Ciarpa» di Capoliveri, dallo «Scoppio del Carro» al «Gioco della Torre» di Seravezza; tuttavia affermando che si tratta delle più rappresentative si rischierebbe di fare dei torti a qualcuno, quindi diciamo che i due appassionati hanno scelto, con propria responsabilità, le più famose e le più rilevanti.
C’è poi la soluzione (felice) di sposare la descrizione dell’evento alla scheda geografica del luogo che gli fa da cornice. Infine l’apparato iconografico. Il libro è anche un volume d’immagini, dove la scelta qualitativa operata da Artusi e Roncaglia è giustificata ancor di più dalla suggestione delle situazioni, delle atmosfere e dei colori. La Toscana è una terra ricca di tradizioni e ogni anno sono decine di migliaia le persone che si attivano per dar loro vita. Siamo ai limiti del fenomeno di massa che, culturalmente e turisticamente ha degli innegabili ritorni, e questo libro, che ha per autori due garanti del rispetto delle tradizioni, contribuisce ad arricchire quel patrimonio di conoscenze che meriterebbe maggiori attenzioni.
Data recensione: 01/06/2006
Testata Giornalistica: Il Giornale della Toscana
Autore: Marco Ferri