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Tutti ricordano Giovanni Spadolini storico, docente universitario e uomo politico, pochi come giornalista, quella professione che

Edito da Polistampa e curato da Paolo Bagnoli

Tutti ricordano Giovanni Spadolini storico, docente universitario e uomo politico, pochi come giornalista, quella professione che lo ebbe ai vertici giovanissimo: dapprima collaboratore del “Messaggero”, poi direttore - per tredici anni - del “Resto del Carlino”, quindi, per quattro anni, direttore del prestigioso “Corriere della Sera”, infine al timone della “Voce Repubblicana”, che tolse dall’anonimato. In seguito, collaboratore assiduo di quotidiani (una trentina) e periodici (almeno dodici).
In tanti anni di attività, la sua firma è apparsa sotto 4.064 articoli.
Il primo articolo risale al 4 gennaio 1948 (“Il Messaggero”), l’ultimo - uscito postumo - al 3 settembre 1994 (“La Stampa”). Bene, tutti questi articoli troveranno posto nel progetto “Scritti giornalistici di Giovanni Spadolini”, nato nel dicembre 2004, per iniziativa di Polistampa, nella collana Grandi Opere, a cura di Cosimo Ceccuti.
In questi giorni è uscito il quarto volume, dedicato agli scritti sul “Resto del Carlino”, dal 1955 al 1968 e curato da Paolo Bagnoli, docente della Bocconi e attuale direttore dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana. Si tratta di sette tomi cartonati in cofanetto.
Un’iniziativa che ha avuto il plauso del presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Data recensione: 29/05/2006
Testata Giornalistica: Il Corriere di Firenze
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