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Questo quaderno curato dall’Accademia dei Georgofili è dedicato al problema della presenza di aflatossine nel mais e raccoglie i contributi di diversi Autori impegnati nella lotta a questo pericoloso contaminante, volti a ricercare un approccio preventivo

Questo quaderno curato dall’Accademia dei Georgofili è dedicato al problema della presenza di aflatossine nel mais e raccoglie i contributi di diversi Autori impegnati nella lotta a questo pericoloso contaminante, volti a ricercare un approccio preventivo, in superamento di una logica che si limita a tamponare le emergenze. Apre il testo un approfondimento di Marco Pastai sulla produzione di mais in Italia che, dopo un excursus storico, traccia una panoramica della situazione attuale del settore maidicolo nazionale, sottolineando come il divieto di impiegare varietà gm abbia ripercussioni non solo sull’incremento delle rese, ma anche sul contenimento delle micotossine. Il capitolo curato da Paola Battilani et al., invece, inquadra e illustra ecologia, diffusione nel mondo e sistema fungo-mais-ambiente dell’Aspergillus flavus, il principale responsabile della produzione di aflatossina in diversi prodotti agricoli, quali il mais, ripercorrendo il ruolo dei parametri meteorologici e delle tecniche colturali, sistemi di prevenzione di questo tipo di contaminazione, modelli previsionali e sistemi per il controllo biologico dei ceppi produttori di aflatossine. Amedeo Reyneri et al. si soffermano invece sulla prevenzione della contaminazione da aflatossina in campo nel post raccolta utilizzando l’agrotecnica, dalla scelta di ibridi di mais adatti alla condizioni colturali alla difesa dagli insetti fitofagi, alla riduzione degli stress, in particolare quello idrico, per finire con un attento controllo del sistema di raccolta e conversazione. Emanuele Mazzoni e Piero Cravedi illustrano come prevenire le aflatossine attraverso il controllo degli insetti, nel particolare la piralide, discutendo dell’importanza dei trattamenti con insetticidi e delle problematiche ad essi connessi. Quindi, Lucia Bailoni et al. affrontano il tema delle aflatossine nelle filiere agro-alimentari dai mangimi agli alimenti, descrivendo l’uso dei metodi di decontaminazione e detossificazione fisici, chimici o biologici che possono contribuire a ridurne il livello nel mais. Infine, Carlo Brera e Chiara Guarino intervengono su aspetti normativi e valutazione dei residui dell’aflatossina B1 contaminate del mais nelle specie animali. In particolare, viene fornita una panoramica delle ricerche sugli effetti sulla salute e i residui nei tessuti e organi di bovini, suini e pollame derivanti dal consumo di mangimi a base di mais contaminato con aflatossina B1, considerando anche studi su eventuali residui nelle uova.  
Data recensione: 01/10/2013
Testata Giornalistica: Tecnica molitoria
Autore: ––