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«La simpatia e la stima di Lorenzo il Magnifico, l’educazione in una bottega fra le più rinomate a Firenze nel secondo ‘400, la frequentazione della scuola medicea nel Giardino di San Marco, la familiarità con Michelangelo, l’esecuzione di opere ragguarde

  «La simpatia e la stima di Lorenzo il Magnifico, l’educazione in una bottega fra le più rinomate a Firenze nel secondo ‘400, la frequentazione della scuola medicea nel Giardino di San Marco, la familiarità con Michelangelo, l’esecuzione di opere ragguardevoli a partire dalla giovinezza: sono aspetti che fanno di Francesco Granacci uno dei pittori più importante della sua stagione e sicuramente uno di quelli che ebbe più ascendente nella nascita della ‘maniera moderna’». Così il direttore della Galleria degli Uffizi Antonio Natali introduce la figura del pittore nato a Villamagna in territorio di Bagno a Ripoli nel 1469. E proprio il suo paese gli dedica una mostra nell’Oratorio di Santa Caterina all’Antella insieme a un suo collega coevo, Giovanni Larciani detto “Maestro dei paesaggi Kress”. L’esposizione che apre oggi e durerà fino al 12 gennaio in via del Ruota riunisce alcune opere dei due artisti in un confronto tra le loro forme di arte: La mostra che fa parte del progetto “La Città degli Uffizi” ideato proprio da direttore Natali, è ospitata nel meraviglioso Oratorio fatto erigere alla fine del ‘300 dalla famiglia Alberti e oggi sede di mostre, matrimoni civili e cerimonie, gestito dall’associazione Santa Caterina Onlus. Tra le opere in mostra, uno splendido ciborio con dipinti quattro angeli, attribuito al Larciano insieme a Giovanni detto Nanni Unghero, ma anche alcune Madonne con Bambino e altro santi sia del Granacci che del Larciano e la splendida pala della pieve di Villamagna con Maria tra San Donnino e il beato Gherardo di Villamagna. «Dopo la mostra – promette il sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini l’Oratorio di Santa Caterina resterà aperto al pubblico ogni mattina e tenteremo di mantenerlo visibile anche nel pomeriggio. Abbiamo grandi ricchezze sul territorio che vanno valorizzate e fatte usufruire a tutti. Per questo lanceremo nelle prossime settimane un’associazione di Amici dei Beni Culturali ripolesi». La mostra su Granacci e Larciani (con catalogo edito da Polistampa) è realizzata a costo zero per l’amministrazione ma grazie al contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e di numerose attività del territorio ripolese. «Il contributo della gente di Bagno a Ripoli – dice il vicesindaco Alessandro Calvelli che si è personalmente occupato del reperimento dei fondi – ci permette ancora una volta di avere una mostra di gran prestigio. Col biglietto di ingresso (6 euro inter) potremo anche portare fondi nella casse comunali per future iniziative sul territorio». Come dice il motto coniato dall’amministrazione ripolese, «Dall’arte si riparte».  
Data recensione: 14/09/2013
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Manuela Plastina