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“La Gioconda” sarebbe in realtà un vero e proprio autoritratto idealizzato di Leonardo da Vinci. L’ipotesi è della studiosa americana Lillian Schwartz, la quale mediante un’analisi computerizzata

Firenze, 12 mag. - (Adnkronos) - “La Gioconda” sarebbe in realtà un vero e proprio autoritratto idealizzato di Leonardo da Vinci. L’ipotesi è della studiosa americana Lillian Schwartz, la quale mediante un’analisi computerizzata della Gioconda e dell’autoritratto del geniale pittore rinascimentale ha rilevato impressionanti concordanze fra i lineamenti dei due volti, tanto da far sostenere che Monna Lisa sarebbe un’immagine dell’alter ego celeste del pittore. Schwartz ha approfondito le sue analisi iniziate nel 1987 con nuove indagini scientifiche, confermandole.

Il mistero del dipinto raffigurante la Gioconda, dipinto attorno al 1500, sara’ al centro del convegno ’’Monna Lisa: il volto segreto di Leonardo’’, che si terra’ domani, sabato 13 maggio, alle ore 17, a Firenze, in Palazzo Medici Riccardi, con la partecipazione di Alessandro Vezzosi, direttore del Museo Ideale di Vinci, e dello scrittore e saggista Renzo Manetti. Nel corso dell’incontro verra’ proiettato un video preparato dalla studiosa americana Lillian Schwartz.

Nell’ipotesi della Schwartz rimaneva comunque irrisolto il problema del perche’ Leonardo avrebbe dato i propri lineamenti alla Gioconda. Renzo Manetti ha recentemente pubblicato un saggio, ’’Beatrice e Monnalisa’’ (Polistampa editore), che risponde a questa domanda, individuando la motivazione del dipinto nella stessa filosofia che aveva dato vita alla Beatrice di Dante e che era passata nel Rinascimento fiorentino. Come Beatrice, anche Monnalisa, sarebbe immagine dell’alter ego celeste, che funge da guida verso la Sapienza, e per questo avrebbe gli stessi lineamenti del pittore.
Data recensione: 12/05/2006
Testata Giornalistica: ADN Kronos
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