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OGGI, venerdì 5 maggio, alle 17, nei locali della Galleria Pio Fedi di via de’ Serragli 99, si terrà l’inaugurazione della mostra di Carlo Testi Ritratti di paesaggi (organizzazione Eventi

Ancora una volta la Galleria Pio Fedi di Mauro Pagliai ospita i dipinti di un grande artista toscano, regalando alla Firenze d’Oltrarno un momento di incontro con una pittura sincera, appassionata e di forte impatto emotivo

OGGI, venerdì 5 maggio, alle 17, nei locali della Galleria Pio Fedi di via de’ Serragli 99, si terrà l’inaugurazione della mostra di Carlo Testi Ritratti di paesaggi (organizzazione Eventi Polistampa). L’esposizione resterà aperta al pubblico tutti i giorni, con ingresso gratuito, dalle 16.00 alle 20.00 (festivi anche 10.00-13.00) fino al 27 maggio.

Ancora una volta la Galleria Pio Fedi di Mauro Pagliai ospita i dipinti di un grande artista toscano, regalando alla Firenze d’Oltrarno un momento di incontro con una pittura sincera, appassionata e di forte impatto emotivo. Carlo Testi è nato a Firenze nel 1947; da sempre appassionato di pittura, ha ricevuto i primi insegnamenti pittorici dal padre, allievo insieme a Dino Migliorini di Ardengo Soffici. I dipinti esposti, tutti raccolti nel curatissimo catalogo edito da Polistampa, parlano una lingua elegante e garbata, accessibile anche a occhi meno esperti di pittura. L’artista offre il proprio talento pittorico con grazia e senza studiate ritrosie, facendo leva sui suoi punti di forza: l’equilibrio dei toni distribuiti sulla tela, la perfetta sovrapposizione dei colori.

"...questo, la pittura di Testi ci chiede - spiega il critico Stefano De Rosa, che ha curato la presentazione del catalogo - essere complici e testimoni di una persistente capacità di emozionarsi davanti a ciò che la vita ci offre". I quadri di Testi immortalano la natura nei suoi momenti più intensi, catturati in una precisa ora del giorno e illuminati da una luce speciale. "È una situazione interiore - afferma De Rosa - quella che il pittore ci presenta, non un quadro realizzato secondo i canoni formali acquisiti dal gusto e rimandati dalle accademie. Non sorprenda, pertanto, che il disegno sia sovente solo un debole supporto alla pittura. L’artista dice attraverso il colore, usato in un modo istintivo e al tempo stesso sicuro.".
Data recensione: 05/05/2006
Testata Giornalistica: exibart.com
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