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Una collezione dal valore non solo estetico ma anche storico, capace di diventare «immagine del tempo colta nei momenti attivi in cui ciascuno di questi artisti

La mostra. A Firenze le opere che il grande studioso collezionò nel corso di una vita

Una collezione dal valore non solo estetico ma anche storico, capace di diventare «immagine del tempo colta nei momenti attivi in cui ciascuno di questi artisti ne riproduceva l’attimo e ne incarnava la possibilità più rara». È questo uno dei tanti pregi della mostra realizzata dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che per la prima volta ha esposto il ‘tesoro’ di Alessandro Parronchi, deceduto nel 2007. La ricca collezione del critico d’arte, saggista e poeta – con oltre 80 opere d’arte e una selezione del suo prezioso patrimonio archivistico che contiene 280 pezzi – è presentata nell’allestimento dal titolo «Ricordando Parronchi. Artisti del Novecento in Toscana», in collaborazione col Fondo ‘Alessandro Parronchi’ della Biblioteca Umanistica dell’Università degli Studi di Siena che, insieme all’Ente Cassa, custodisce parte della fondamentale eredità di Parronchi.
Figura centrale della cultura del Novecento in Toscana e non solo, durante la sua lunga frequentazione dei maggiori artisti del suo tempo, costituì nella sua abitazione privata una propria collezione che comprende nomi di tutto rilievo come Ottone Rosai, Umberto Mannini, Renato Alessandrini, Andrea Lippi, Alberto Sani, Giulio Pierucci, Venturino Venturi, Alberto Magri, Arrigo Del Rigo, Mario Maestrelli, Eugenio Montale, Silvio Bicchi, Ugo Capocchini, Guido Borgianni, Spartaco Carlini, Mario Marcucci, Scipione.
La mostra, a cura di Emanuele Barletti e Luca Lenzini e ideata da Carlo Sisi, è allestita nello Spazio Mostre dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze in via Bufalini 6, da domani fino al 30 settembre.
Sisi ha ricordato che fra i meriti e l’impegno di una vita di Parronchi c’è l’aver salvaguardato  il ricordo di artisti ingiustamente dimenticati, ma che, in realtà, testimoniano una grande vitalità del Novecento in Toscana. E fu proprio Sisi a intuire, a suo tempo, la necessità di non disperdere, dopo la morte del maestro, tutto questo patrimonio di conoscenza. Fra le opere esposte il Parronchi ritratto da Venturi e prestato dall’Archivio e Museo Venturi di Loro Ciuffenna.
Data recensione: 18/06/2013
Testata Giornalistica: QN - Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno
Autore: Olga Mugnaini