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Chi non conosce il cavallo morente della Rai?

Chi non conosce il cavallo morente della Rai? Il monumentale animale che apre all’ingresso degli studi della Radio televisione italiana è stato realizzato da uno dei più grandi scultori del Novecento, Francesco Messina. Al maestro, che con Marino Marini, Arturo Martini e Giacomo Manzù è considerato dalla critica uni dei più grandi figurativi dello scorso secolo, Villa Bardini dedica una grande mostra antologica. «Francesco Messina. Miti e stagioni del Novecento» è l’esposizione che sarà inaugurata stasera alle 18 a Firenze, nello scenario della terrazza più bella della città, in Costa San Giorgio 2. L’evento espositivo raccoglie una trentina di disegni e oltre 120 sculture ospitante, la maggior parte, nelle sale e nel giardino di Villa Bardini e una selezione all’interno dell’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella. La scelta dei lavori di Messina è stata pensata in maniera da presentare un corpus imponente delle opere del maestro, nato a proprio nel 1900 a Linguaglossa e morto a Milano nel 1995. Un indimenticabile Messina che, con la sua arte di richiamo figurativo e classico, ha attraversato il Novecento, lasciando un’impronta inconfondibile nella scultura europea e internazionale del secolo breve. Le opere di Messina sono conservate nei maggiori musei del mondo, dall’Ermitage alle raccolte vaticane; e i suoi monumenti campeggiano a Roma, Catania, Genova, Pavia. La mostra, che abbraccia gli anni giovanili e maturi dello sculture, dall’apprendistato artistico a Genova alla direzione dell’Accademia di Brera fino al dopoguerra e negli anni ottanta, è stata progettata da Nicola Loi e realizzata dalla Fondazione Francesco Messina e dallo Studio Copernico di Milano, in collaborazione con Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e Officina Profumo Farmaceutico di Santa Maria Novella. Il catalogo della mostra, edito da Polistampa, è a cura di Luigi Marsiglia ed Eliana Princi; l’allestimento è stato effettuato da Luigi Cupellini. Il percorso espositivo si snoda dall’interno di Villa Bardini all’esterno, nel parco giardino, dove le sculture di grandi dimensioni in bronzo o in granito instaurano un colloquio virtuale con il panorama di Firenze che si ammira dalle terrazze della Villa. 
Data recensione: 31/05/2013
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Laura Tabegna