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Una mostra - omaggio nel cuore di Firenze, tra via Cavour e l’Orto d’Medici, dedicata alla pittura di Bruno Rosai

Una mostra - omaggio nel cuore di Firenze, tra via Cavour e l’Orto d’Medici, dedicata alla pittura di Bruno Rosai, che rivelò la sua arte all’ombra dello zio Ottone e seppe definire una propria identità artistica e culturale. La prima sezione, “Opere 1925-1957” è stata inaugurata al V.B Art Center (Palazzo Spadolini, in via Cavour 35); la seconda sezione è esposta all’Orto de’Medici (via San Gallo, 30) dove sono in mostra le opere realizzate tra il 1958 e il 1986. Nell’occasione verrà esposta, sempre a Palazzo Spadolini, l’unica opera di scultura di Ottone Rosai in ricordo della sua prima mostra nel 1913, in via Cavour. La mostra resterà aperta fino al 13 maggio (visitabile dalle 10.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 18 a Palazzo Spadolini; dalle 10 alle 20 all’Orto de’Medici). Alla presentazione della mostra sono intervenuti la consigliera regionale Daniela Lastri, il critico d’arte Ugo Barlozzetti e lo storico Cosimo Ceccuti. «Con la sua pittura  — ha detto Lastri — Ottone Rosai è stato il poeta, il testimone di una vita sempre contro corrente. Di Bruno Rosai sappiamo che allo zio Ottone resterà legato da un rapporto fatto di devozione e insofferenza. Da questo incontro-scontro emerge l’originalità del suo lavoro. È bello e soprattutto giusto che a cento anni dalla nascita ci sia l’occasione di rivedere le sue opere».
Data recensione: 14/04/2013
Testata Giornalistica: QN - Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno
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