L’Assemblea Toscana del 1859-60

Il volume è focalizzato sul dibattito che animò l’Assemblea toscana eletta nell’agosto del 1859 riguardo al processo di unificazione. L’“Assemblea dei rappresentanti” costituisce un aspetto meno noto del Risorgimento, fra la “rivoluzione” del 27 aprile 1859, che segnò il distacco definitivo fra le classi dirigenti e Leopoldo II e la fine della dinastia lorenese, e il plebiscito che sancì l’unione della Toscana al Regno di Vittorio Emanuele II, “quando il Municipio si trasfuse nella nazione”. Bettino Ricasoli svolse anche in quei mesi – come presidente del Consiglio nominato dal commissario straordinario di Vittorio Emanuele II per il governo della Toscana durante la guerra d’indipendenza – un ruolo di fondamentale importanza in una situazione di gravi incertezze, complessi intrecci fra le relazioni delle potenze europee e le vicende toscane, esiti non prevedibili sul piano diplomatico. Egli seppe mantenere l’ordine interno e, inoltre, si impegnò a orientare l’opinione pubblica verso la soluzione unitaria, opponendosi con successo alle pressioni francesi e alle proposte, avanzate anche da toscani, per un Regno bonapartista dell’Italia centrale. Inoltre preparò l’unificazione attuando una serie di misure di ordine economico e finanziario ed estendendo poi alla Toscana lo Statuto albertino. Oltre al saggio introduttivo, che tratta il periodo dal 27 aprile alla “finis Etruriae”, il volume contiene i risultati elettorali inediti delle elezioni dell’Assemblea Toscana nei 7 Compartimenti e nei 35 Distretti in cui era suddiviso il territorio granducale; ripropone i risultati del plebiscito (inclusi quelli espressi nel Compartimento generale delle truppe toscane nell’Emilia); riproduce preziosi documenti relativi all’unione della Toscana all’Italia fra il 1959 e il ’60, come vari proclami, e i verbali delle sedute dell’Assemblea toscana dall’11 agosto 1859 al 20 marzo 1860.