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Emilio Rosetti fu un personaggio illustre molto noto ancora oggi in Argentina, ma piuttosto sconosciuto nel nostro paese.

Emilio Rosetti (Forlimpopoli, 1839 - Milano, 1908) fu un personaggio illustre molto noto ancor oggi in Argentina, ma piuttosto sconosciuto nel nostro paese. Dotato fin da giovane di notevoli doti intellettuali, frequentò prima l’Università di Bologna nella Sezione di Matematica e Ingegneria, poi a Torino, presso la Regia Università degli Studi, dove conseguì la laurea in matematica pure. Grazie sempre alle sue doti, il Professor Richelmy, direttore della Scuola di Applicazione per Ingegneri di Torino, lo propose per fondare il Dipartimento di Ciencias Exactas di Buenos Aires. L’incarico di segnalare i nominativi dei professori più qualificati pel l’Argentina venne affidato al medico ed antropologo darwiniano Paolo Mantegazza. Rosetti partì per l’Argentina nel 1865 con altri importanti studiosi: Speluzzi, Ramorino, geologo e pubblicista, Carlo Luigi Spegazzini, naturalista, gli agronomi Domenico Bartolazzi e Domenico Parodi, Clementi Onelli, che fu poi esploratore della Patagonia e direttore del giardino zoologico di Buenos Aires, Giacomo Pozzo, storico dell’arte sacra, Cipoletti, ingegnere, che realizzò il piano di irrigazione della Provincia del Rio Negro e di tutta la rete idrica di Mendoza e Pellegrino de Stroebel, fondatore della paleontologia internazionale. Al Rosetti il governo argentino affidò gli insegnamenti presso il Dipartimento di Ciencias Exactas e la direzione della Cattedra di Matematica presso il Collegio Nazionale di Buenos Aires, dove il Rosetti istituì un Gabinetto di Fisica e successivamente ottenne la cattedra per l’insegnamento di diverse materie. Con la fondazione della Sociedad Cientifica Argentina, voluta anche dal Rosetti stesso, il paese ebbe l’unico centro di riferimento scientifico dell’epoca e, proprio grazie ad essa e alle sue attività, alle scoperte frutto della spedizione in Patagonia di Francisco Moreno ed all’intervento decisivo dello stesso Rosetti, nacque l’Istituto Geografico Argentino. Oltre a questi incarichi, al Rosetti venne affidato il progetto per la realizzazione della ferrovia transandina, del molo e delle tramvie del porto di Paranà e la costruzione di alcuni edifici. La figura di questo studioso, che fu anche un viaggiatore instancabile, appassionato di molte materie, tra le quali anche l’astronomia e la cartografia, tra l’altro autore di un libro intitolato La Romagna. Geografia e storia, del 1894, è ben raccontata nelle sue Memorie, ove, attraverso quasi  480 chilometri di territorio attraversato con ogni mezzo (treno, nave, a dorso di mulo) sono descritti luoghi e popolazioni in più di 1500 pagine manoscritte inedite. Il primo volume de I viaggi e le memorie di Emilio Rosetti. Società, luoghi e tecniche del XIX secolo parte appunto dalle Memorie lasciate dallo stesso ed acquisite nel 2008  dalla Fondazione Italia-Argentina Emilio Rosetti e raccoglie i suoi primi 35 anni di vita, vissuti tra lo studio e la passione politica, quest’ultima alimentata principalmente dagli eventi legati all’Unità d’Italia che egli visse a Firenze e a Bologna, ed i primi viaggi in Sud America, Africa ed Europa. Il volume è corredato dai documenti originali raccolti dal Rosetti e composti da schizzi, mappe, cartoline illustrate e completato da note minuziose allo scopo di approfondire i termini accennati dall’autore delle Memorie, che risultavano ovvi per un lettore dell’Ottocento, ma che non lo sono più per un lettore di oggi.
Data recensione: 01/09/2011
Testata Giornalistica: L’Universo
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