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Cosa accomuna un poeta senese del ’300 con Montecatini e Pistoia? Da oggi anche il fatto che i Sonetti de’ mesi, capolavoro di Folgòre da San Gimignano

Cosa accomuna un poeta senese del ’300 con Montecatini e Pistoia? Da oggi anche il fatto che i Sonetti de’ mesi, capolavoro di Folgòre da San Gimignano (vissuto fra la fine del ’200 e il 1332), abbiano trovato una nuova stupenda edizione con le sapienti note della filologa Rosanna Bettarini (scomparsa a fine dicembre), la postfazione di Franco Cardini e le belle illustrazioni che realizzò l’artista pistoiese Sigfrido Bartolini. La pregevole opera, appena uscita per i tipi di Polistampa Firenze (140 pagine, euro 18), nasce sotto l’egida di ViBanca e del Centro Studi Sigfrido Bartolini. È un volume bello e piacevole da sfogliare, ancor più da conservare, perché unisce una letteratura entusiasmante a un’arte contemporanea di pregio e perfettamente calata nel tema: l’esaltazione della natura, della cavalleria trecentesca, del piacere di vivere fra feste, balli, dolce poetare, cortesie di un tempo lontano, ma che in queste pagine ancora riecheggiano. E se non amate i temi troppo eterei, ecco, come contraltare a Folgòre, le risposte burlesche dell’aretino Cenne da la Chitarra, poeta-giullare che divertì molti suoi contemporanei. Nota storica per chiudere: Folgore è il primo poeta che in un sonetto cita il nome di Montecatini in relazione alla battaglia del 1315 persa dal suo «partito» guelfo. Poesia, arte, storia tutte qui riunite, per la gioia dei bibliofili.
Data recensione: 18/01/2013
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Marco A. Innocenti