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Acuta, originale e non facile riflessione filosofica che, analizzando la realtà dai due punti di vista del conoscere e dell’essere, ne nota la reciproca implicanza senza pervenire ad una loro identificazione.

Acuta, originale e non facile riflessione filosofica che, analizzando la realtà dai due punti di vista del conoscere e dell’essere, ne nota la reciproca implicanza senza pervenire ad una loro identificazione. Si può definire un esercizio sottile di gnoseologia del reale, che tiene presente l’apporto dei filosofi classici insieme con la profonda innovazione portata dalla modernità. In particolare lungo 15 brevi capitoli svolti in maniera serrata, l’A. riconosce che con la scienza si ha un progresso sempre più intenso delle nostre conoscenze, mentre con la filosofia si apprende l’atteggiamento critico, che ricerca le condizioni di possibilità dello stesso progresso scientifico. Le verità scientifiche sono dette verità formali, le verità filosofiche sono dette verità di valore reale. Tra queste, quelle fondamentali sono l’esistenza di Dio e della nostra anima: entrambe sono condizioni trascendentali, di cui ognuno di noi può essere assolutamente certo. In questo argomentare potremmo vederci una ripresa del classico principio di causalità dal punto di vista dell’analisi del linguaggio e secondo le istanze del pensiero moderno (questa è la parte originale del saggio). Per tale via possiamo correttamente affermare il nome di Dio, di anima e di ogni altra verità religiosa.
Successivamente rimane da vedere cosa si possa dire di questo Dio, di anima, ecc. La risposta non potrà aversi che cercando di vedere se Dio ha parlato, e come. Subentra lo studio della rivelazione, non esulando da un confronto con altre religioni e il loro modo di capire la trascendenza. Ci ha colpito lo sforzo ingegnoso di un credente che indica con rigoroso filo logico come appartenga all’ordine della ragione affermare «la certezza di Dio», giungendo anzi a riconoscere non solo le ragioni per credere, ma «le ragioni per dovere credere».
Data recensione: 01/04/2012
Testata Giornalistica: Salesianum
Autore: Cesare Bissoli