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Intarsi preziosi che ben poco hanno da invidiare al più rinomato commesso di pietre dure, tecnica principe del mosaico

Intarsi preziosi che ben poco hanno da invidiare al più rinomato commesso di pietre dure, tecnica principe del mosaico fiorentino. È alla scagliola, detta anche pietra di luna, che l’ Ente Cassa di Risparmio dedica la sua nuova mostra, intitolata Alchimie di colori e inserita nel programma di Florens 2012, che inaugura oggi nelle sale espositive di via Bufalini. Tecnica di intarsio antichissima, conosciuta dai romani e amata dai Medici e dai Lorena prima di cadere vittima di un lungo periodo di oblio, la scagliola, ricavata dalla polvere della selenite mescolata a pigmenti colorati e colle vegetali, è tornata a imporsi nel panorama dell’artigianato fiorentino cinquant’anni fa grazie a Bianco Bianchi (19202006), artista lui stesso e appassionato collezionista. La sua straordinaria raccolta, parte della quale è in mostra nei locali dell’Ente, conta 130 pezzi tra quadri, cornici, arredi e oggetti liturgici o profani dal XII secolo in poi, ed è oggi considerata la più importante al mondo. La affiancano alcuni pezzi contemporanei realizzati dai figli di Bianco, Alessandro ed Elisabetta Bianchi, nel laboratorio di famiglia e una piccola sezione didattica. «Mio padre era un impiegato con la passione per l’ arte - racconta Alessandro - iniziò a sperimentare questa tecnica sul tavolo di cucina, incuriosito dal fatto che non venisse praticata da decenni. Contemporaneamente, iniziò a collezionare pezzi antichi, grandi e piccoli. A renderlo celebre fu l’ incontro con il figlio di Prezzolini, che lo portò in America». Grazie alla fama raggiunta negli Usa, Bianchi iniziò a ricevere committenze importanti e alcuni dei suoi pezzi fanno parte delle collezioni, fra gli altri, di Carlo d’ Inghilterra, delle famiglie Agnelli e Versace e dei duchi di Kent.
Spazio mostre dell’ Ente Cassa, v. Bufalini 6 inaug. oggi ore 17. Fino al 18/I; lun.-ven. ore 10-19 sab. e dom. 10-13.30 e 15-19. Ingresso libero  
Data recensione: 17/10/2012
Testata Giornalistica: La Repubblica
Autore: Gaia Rau