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Ormai da anni, l’editrice fiorentina Polistampa si dedica alla ristampa delle opere narrative dello scrittore siciliano Antonio Pizzuto

Ormai da anni, l’editrice fiorentina Polistampa si dedica alla ristampa delle opere narrative dello scrittore siciliano Antonio Pizzuto. L’ultimo volume, edito di recente, è Sinfonia, che uscì originariamente nel ’66 e nella volontà di Pizzuto doveva rappresentare un punto di svolta nella sua arte narrativa, una rivoluzione stilistica e formale che eliminava la struttura tradizionale del racconto, facendo scomparire personaggi, nessi causali e temporali, insomma trama e tessitura della narrazione. In Sinfonia, prendevano corpo, in un caotico ma creativo procedere, privo di punti di riferimento spazio-temporali, in un’ incandescente eruzione linguistica, ricordi e immaginazioni dello scrittore: i primi per lo più legati ai suoi luoghi di vita (Castronuovo di Sicilia, il paese degli avi e Palermo la città dove visse e operò da questore), le seconde caratterizzate da surreali invasioni di serpenti, da foreste magiche eccetera. A chiarire – o per meglio dire a vivisezionare – il contenuto dei testi che compongono la Sinfonia pizzutiana adesso riproposta è il commento che Antonio Pane ha dedicato al libro, imponente nella mole e quindi denso di informazioni non solo su genesi e senso del libro, ma anche sull’intero universo poetico e umano di Pizzuto, sulle sue colte e vaste letture, sulle sue frequentazioni intellettuali: esempio delle quali sono gli scambi epistolari con Lucio Piccolo e il privilegiato rapporto con il critico Gianfranco Contini.
Data recensione: 01/07/2012
Testata Giornalistica: La Repubblica
Autore: Silvestro Livolsi