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In cielo ai lati della croce spiccano il sole e la luna, morbidi riccioli biondi incorniciano il volto della Maddalena. Dettagli importanti dell’opera di Giorgio Vasari che

In cielo ai lati della croce spiccano il sole e la luna, morbidi riccioli biondi incorniciano il volto della Maddalena. Dettagli importanti dell’opera di Giorgio Vasari che tornano visibili nella sua “Crocifissione con la Madonna, San Giovanni Evangelista e Maria Maddalena” (1562-1563) nella basilica di Santa Maria del Carmine dopo il restauro diretto da Daniele Rapino. L’intervento, costato 25 mila euro, è durato meno di sei mesi grazie anche alla sua particolare collocazione: il restauro infatti è stato realizzato nella sede dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che ha finanziato i due terzi del lavoro. Una delle stanze di via Bufalini è diventata un laboratorio attrezzato tutto dedicato al crocifisso vasariano. «Ci ha fatto piacere “adottare” questa tavola – dice il direttore generale dell’Ente Renato Gordini – nell’ambito delle celebrazioni per il quinto centenario della nascita del grande maestro aretino». «Questo restauro in diretta – commenta la soprintendente al polo museale Cristina Acidini – è un’esperienza preziosa che avvicina la società civile alle gioie e alle responsabilità della salvaguardia del patrimonio artistico».
La tavola di Vasari ha avuto bisogno di un importante lavoro sia di pulitura che di rafforzamento del supporto con un intervento anche di disinfestazione dai tarli. Ieri pomeriggio dopo la Santa Messa il dipinto è stato ufficialmente riportato nella sua sede originale, la cappella del Crocifisso detta “Botti”, davanti a centinaia di fiorentini dell’Oltrarno che hanno voluto così riabbracciare una delle loro bellezze culturali.
A scoprire la grande tavola sono stati il presidente dell’Ente CRF Jacopo Mazzei, la soprintendente Acidini, l’assessore comunale Stefania Saccardi e l’Arciprete del capitolo della metropolitana fiorentina monsignor Paolo Ristori. Ma ci sono ancora altre opere da salvare. «In basilica abbiamo tre tele molto importanti – dice il priore della basilica padre Raffaele Duranti –. Sono lavori di Poccetti, Butteri e Monaldi e sono state salvate dall’incendio del 1771. Necessitano quanto prima di un restauro. Spero che le istituzioni accolgano questo nostro appello e intervengano per salvarle».
Data recensione: 21/04/2012
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Manuela Plastina