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Un volume della Polistampa sull’Istituto Storico della Resistenza in Toscana. Cinquantamila volumi e migliaia di carte e di fotografie

Un volume della Polistampa sull’Istituto Storico della Resistenza in Toscana. Cinquantamila volumi e migliaia di carte e di fotografie
Nel cuore del centro cittadino, quasi nascosto tra gli eleganti corridoi e cortili del Palazzetto Pucci, dentro sale e salette con le pareti coperte da scaffali straboccanti libri, riviste, raccoglitori di documenti e di fotografie c’è una parte di storia toscana, quella che a volte sembra essere stata coperta dal fumo della bombe e dalla polvere delle macerie della guerra e che viene faticosamente recuperata. È la sede, diciamo così archivistica, dell’Istituto Storico della Resistenza che ha superato mezzo secolo di vita e che proprio in questi giorni torna alla ribalta grazie a un elegante volumetto edito da Polistampa (costa 10 euro). In un’ottantina di pagine viene ripercorsa l’attività dell’Istituto, fondato nell’ottobre 1953 con la partecipazione di eminenti persolinalità dell’antifascismo, da Giulio Montelatici a Nello Niccoli, da Enriques Agnoletti a Mario Fabiani, che aveva appena ceduto il ruolo di sindaco a La Pira. Costoro ritennero che fosse loro dovere, come scrive l’assessore alla cultura Mariella Zoppi, "raccogliere, ordinare e studiare tutto ciò che poteva servire a conoscere e comprendere il capitolo più lacerante della nostra storia...". Poi negli anni l’impegno si è ampliato, si è preso a raccogliere tutto, testimonianze di gente semplice, ricordi, frammenti a volte confusi, i documenti dei primi comitati di liberazione, le delibere delle prime giunte comunali, le relazioni dei comandi militari alleati, le carte delle sezioni dei partiti del CTLN, di Salvemini, Calamandrei, Orazio Barbieri e i giornali clandestini, lettere di internati, fascicoli personali degli epurati, volantini dei consigli di fabbrica. E poi foto, filmati, un archivio sterminato (oltre cinquanta volumi) al quale ha dato il suo decisivo contributo un uomo schivo ma grande fotografo, "Red" Cesare Giorgetti con Mirco Bianchi. L’Istituto Storico della Resistenza ha avuto (e continua ad avere) la sua prima sede, con sala di riunioni, biblioteca, emeroteca in Palazzo Medici Riccardi dove si insediò l’11 agosto 1944 il Comitato Toscano di Liberazione Nazionale. Oggi, presidente dell’ISRT è Ivano Tognarini, coadiuvato dal vice, Mario G. Rossi e dal direttore Paolo Bagnoli.
Data recensione: 10/03/2006
Testata Giornalistica: Metropoli
Autore: ––