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Il brillante debutto di Giacomo Aloigi, fiorentino di 37 anni, musicista e avvocato è avvenuto poco tempo fa, per i tipi della Polistampa. Quattro lettere, “Buio”, per un titolo che

Il brillante debutto di Giacomo Aloigi, fiorentino di 37 anni, musicista e avvocato è avvenuto poco tempo fa, per i tipi della Polistampa. Quattro lettere, “Buio”, per un titolo che promette mistero e, fino alla fine, mantiene la sua promessa. Il primo romanzo-thriller di Aloigi intreccia con buoni risultati finali i temi classici della morte e dell’amore, del reale e dell’apparire , del ricordo e della rassegnazione. La trama, piuttosto articolata e laboriosa, ma ben gestita e padroneggiata dall’autore, si rivela – alla fine – come la caratteristica peculiare di questo thriller, capace, cioè, di stuzzicare e far vibrare le corde più sensibili degli appassionati del genere. Un intrigo di fatti e persone che resta, come si conviene in questi casi, di complicata risoluzione finale e la cui verità classica (chi è stato e perché) si fa tale solo all’ultima pagina, anzi all’ultima parola del libro. Una vera e propria sfida per i fanatici dell’enigma…
Data recensione: 20/02/2006
Testata Giornalistica: La Piazza di Firenze
Autore: Ciro Becchimanzi