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Una mostra per conoscere dal vivo la Pisa risorgimentale. Una esposizione con tante iniziative collaterali e che coinvolgerà anche le scuole. È quella che si inaugurerà domenica prossima

Una mostra per conoscere dal vivo la Pisa risorgimentale. Una esposizione con tante iniziative collaterali e che coinvolgerà anche le scuole. È quella che si inaugurerà domenica prossima nel complesso monumentale di San Michele degli Scalzi, organizzata dagli Amici dei musei e dei monumenti pisani. Il titolo è “Pisa. Unita nelle arti. Un pofilo di città”. La mostra è stata inserita nelle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Ha fatto bene il presidente degli Amici dei musei, Mauro Del Corso, a connotarne bene il significato. «Il fine della mostra - ha detto - è quello di diffondere la conoscenza del ruolo e dell’immagine che nell’immaginario collettivo aveva la città al passaggio unitario. Non è quindi una mostra celebrativa, ma volta alla diffusione della conoscenza per riappropriarsi di una consapevolezza identitaria. Ecco perché avrà anche un intenso risvolto didattico, a partire delle settimanali conversazioni sull’Unità che l’accompagneranno».
Stefano Bruni ha poi annunciato la pubblicazione di una monografia che uscirà in occasione della mostra, con una trentina di saggi di studiosi, giornalisti ed appassionati di storia risorgimentale, intervallata da belle foto del tempo.
Non mancherà lo spazio per gli “spunti didattici”. Si tratta di proposte differenziate per età e rivolte a scuole di ogni ordine e grado, coordinate da Isabella Giannettoni. Da una parte un invito a “raccontare” con immagini la città di oggi.
In sostanza una provocazione: essere non solo spettatori della mostra, ma diventarne parte attiva, fotografando gli stessi soggetti in prima persona, riscoprendo gli angoli più rappresentativi della città.
Non mancherà uno “stradario risorgimentale” di Pisa, dove figureranno uomini e donne che, in qualche modo, hanno partecipato alle vicende risorgimentali ed immediatamente successive all’Unità e comunque ad essa attinenti.
Saranno anche utilizzati i medesimi punti di vista del grande fotografo ottocentesco Enrico Van Lint, di cui saranno presentate alcune immagini autentiche dell’epoca grazie a Giovanni Menchini Fabris che ha avuto il merito di acquistarle per poi riportarle a Pisa.
Come ha detto l’assessore alla cultura, Silvia Panichi, avremo modo di conoscere una “sconosciuta” Pisa ottocentesca, attraverso grandi e incredibili personaggi (del Grand Tour e non solo).
Non mancherà neppure un allestimento della fondazione Cerratelli che - come ha detto Diego Fiorini - ricreerà ambienti della Pisa ottocentesca.
La mostra resterà aperta in San Michele degli Scalzii da domenica prossima (giorno dell’inaugurazione, alle 11) fino a martedì 2 novembre (dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18).
Data recensione: 29/09/2011
Testata Giornalistica: Il Tirreno
Autore: Marco Barabotti