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L’Istituto Storico della Resistenza in Toscana (sede a Firenze) ha superato mezzo secolo. E il libro “Istituto Storico della Resistenza in Toscana

Un volume edito da Polistampa raccoglie documenti e illustrazioni per ripercorrerne le vicende

FIRENZE – L’Istituto Storico della Resistenza in Toscana (sede a Firenze) ha superato mezzo secolo. E il libro “Istituto Storico della Resistenza in Toscana: mezzo secolo di vita e di attività” (Polistampa, pagg. 80, euro 10) lo ricorda con dovizia di illustrazioni e di documenti.
È stata un vita tutt’altro che tranquilla, afferma Ivano Tognarini, presidente dell’Istituto. Dice, infatti: “È stata una vera e propria battaglia ingaggiata e combattuta duramente fin dagli anni immediatamente successivi alla Liberazione. Altro che storia dei vincitori, scritta dai vincitori. Insabbiamenti dei procedimenti giudiziari e delle documentazioni relative ai crimini nazifascisti, complicità nelle fughe e nel salvataggio di tanti criminali colpevoli di orrendi crimini, consumati nei campi di sterminio o nelle stragi di bambini, di donne e di anziani e, al tempo stesso, processi alla Resistenza e a tanti protagonisti della guerra partigiana.

Paolo Bangoli, direttore dell’Istituto, mette in risalto prospettive, compiti e caratteristiche dell’antifascismo del XXI secolo. La ricchezza del patrimonio bibliografico (i volumi sono più di cinquantamila) e del patrimonio archivistico e bibliografico, costituito dalle carte del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, Salvemini, Calamandrei, Orazio Barbieri. Una base ricca e solida – afferma Paola Benigni della Soprintendenza archivistica della Toscana – che costituisce la molla più potente per proseguire nel lavoro e per sviluppare le nuove iniziative le cui radici si possono ritrovare nei momenti più significativi della storia dell’Istituto, così come sostengono anche Oscar Luigi Scalfaro e Mario Giuseppe Rossi.
La presentazione del volume, avvenuta a Firenze, è stata accompagnata da un atto importante: la firma di un protocollo con la Regione in cui si riconosce all’Istituto il ruolo di principale soggetto che rappresenta – sul piano storico, culturale e civile – l’unità della Resistenza toscana.
Data recensione: 20/02/2006
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