Un architetto e scrittore esperto di restauro

Architetto, con uno splendido studio nella «Casa di Annalena» in via Romana a Firenze, di fronte a Boboli, tra i maggiori esperti di conservazione dei beni culturali, già preside della Facoltà di architettura dell’Università di Firenze (dove ancora insegna restauro dei monumenti), il professor Francesco Gurrieri dirige dal 2006 anche l’Università Internazionale dell’Arte. Fin dal 1973 ha posto il problema del «restauro del paesaggio» (trattato nel libro pubblicato da Polistampa (408 pagine, 26 euro) tornato oggi di grande attualità dopo anni di colpevole silenzio. Per conto dell’International Council on Monuments end Sites ha istruito il dossier per il riconoscimento del centro storico di Firenze come «bene universale Unesco». La sua preparazione tecnica è apprezzata anche all’estero: ha tra l’altro avuto incarichi professionali di prestigio a Londra, Ginevra, San Paolo del Brasile, Betlemme, Granada, Siviglia, Mosca, Praga, Parigi, Budapest, Dakar e Lima. In Italia la sua attività di progettazione è stata rivolta soprattutto al restauro di opere pubbliche: a Firenze l’Arsenale della Fortezza da Basso, la Basilica di San Miniato al Monte, Palazzo Pandolfini, Villa Vittoria, il Museo Archeologico; a Prato il Castello dell’Imperatore, l’ampliamento del Museo dell’Opera del Duomo e il Nuovo Museo di pittura murale di San Domenico; a Pistoia il Battistero di San Giovanni in Corte e la Torre di Catilina; ad Aosta il Castello e borgo di Bard; a Cagliari la Cattedrale. Intensa e di assoluto valore la sua produzione artisticoletteraria: quasi un centinaio i volumi pubblicati, ai quali si devono aggiungere la direzione di «Critica d’arte» – la rivista fondata da Carlo Ludovico Ragghianti – e del periodico «Il Portolano». Da anni collabora con «La Nazione», con il Quotidiano Nazionale del Gruppo Poligrafici. E con «Toscana Oggi». Fa parte di numerose istituzioni artistiche e culturali, tra cui il consiglio di amministrazione dell’Opera del Duomo di Firenze.