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San Jacopo a Sant’Eusebio sul Prato, S. Lazzaro a Compolucci e Sant’Eusebio a Montaione, edifici fantasma, luoghi del dolore e dell’emarginazione, rimossi dalla memoria collettiva come si fa con

San Jacopo a Sant’Eusebio sul Prato, S. Lazzaro a Compolucci e Sant’Eusebio a Montaione, edifici fantasma, luoghi del dolore e dell’emarginazione, rimossi dalla memoria collettiva come si fa con brutti ricordi di guerra. Si tratta degli ospedali per lebbrosi di Firenze, attivi fin dal XII secolo e su cui la città ha voluto stendere il velo pietoso dell’oblio, dimenticandosi colpevolmente sia degli scomodi pazienti che frequentavano questi luoghi sia delle aspre contese per la loro gestione. Nell’opera di “riesumazione” storica si cimentò negli anni Venti il medico garfagnino Silvio Berti, che con accurati studi archivistici ricostruì la storia di queste strutture nosocomiali, il loro funzionamento e le vicende dei personaggi che li promossero e organizzarono.
Data recensione: 01/12/2005
Testata Giornalistica: Microstoria
Autore: ––