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Un uomo che torna nel suo paese natale, i fantasmi di un amore che riaffiorano. In senso letterale: perché Alice, la ragazza di cui Alfredo si era perdutamente innamorato in gioventù, si è suicidata. Sono passati vent’anni da quel fatto

Un uomo che torna nel suo paese natale, i fantasmi di un amore che riaffiorano. In senso letterale: perché Alice, la ragazza di cui Alfredo si era perdutamente innamorato in gioventù, si è suicidata. Sono passati vent’anni da quel fatto orrendo, e di lei rimane una lettera, scritta ad Alfredo pochi giorni prima di togliersi la vita, in cui racconta di aver scoperto qualcosa di terribile che la minaccia. Da qui si snoda la vertigine di Buio (Polistampa, 13 euro), thriller con retrogusto gotico di Giacomo Aloigi, che come una tetra e macabra collana, inanella fatti misteriosi, morti solo apparentemente accidentali, telefonate agghiaccianti, nella migliore tradizione dei film di suspanse. Fino all’ultima pagina, in cui il mistero si svela.
Data recensione: 04/01/2006
Testata Giornalistica: La Repubblica
Autore: ––