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Firenze, 16 nov. – (Adnkronos) – Per la prima volta in Italia vengono esposti in maniera complessiva i manoscritti e i dattiloscritti originali relativi a tutta l’opera (letteraria e cinematografica) di Pier Paolo Pasolini (1922-1975),

Firenze, 16 nov. – (Adnkronos) – Per la prima volta in Italia vengono esposti in maniera complessiva i manoscritti e i dattiloscritti originali relativi a tutta l’opera (letteraria e cinematografica) di Pier Paolo Pasolini (1922-1975), dalle poesie giovanili in friulano al romanzo postumo incompiuto “Petrolio”, insieme a una scelta di disegni e vario altro materiale, compresi dipinti e fotografie. È quanto propone “Pasolini. Dal laboratorio”, mostra documentari dei materiali conservati presso l’Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti” del Gabinetto G.P. Vieusseux di Firenze, che resterà aperta da giovedì 18 novembre al 21 gennaio 2011.
Nella rassegna saranno esposte, con una esemplificazione organica e complessiva, le preziose carte che fanno parte del Fondo Pasolini, affidato dalla nipote Graziella Chiarcossi, erede del poeta, all’Archivio “Bonsanti”. Come indicato dal titolo della mostra, i pezzi prescelti servono a documentare il fitto intreccio creativo tra le diverse esperienze espressive percorse da Pasolini nella sua attività di poeta, scrittore, critico, cineasta, polemista civile, comprendendo anche le sue episodiche incursioni nel disegno e nella pittura. I documenti sono stati utilizzati per la stampa dei Meridiani Mondadori dedicati all’autore di “Le ceneri di Gramsci” e “Ragazzi di vita”.
Il materiale d’archivio del poeta sarà integrato da una significativa selezione di disegni e dipinti di Pasolini, fotografie e documenti personali. La mostra è accompagnata da un catalogo ampiamente illustrato: nell’occasione verrà pubblicato da Polistampa un album con il fac-simile della sceneggiatura a fumetti disegnata da Pasolini per il film “La Terra vista dalla Luna”.
La mostra e il catalogo sono a cura di Antonella Giordano e Franco Zabagli, con la consulenza di Graziella Chiarcossi. La sezione dei disegni e l’allestimento sono a cura di Maurizio Copedè.
Il giorno dell’inaugurazione della mostra, giovedì, verrà presentato, alle 17.30 presso la Sala Ferri in Palazzo Strozzi, il volume di memorie famigliari Il film dei miei ricordi, scritto dalla madre del poeta, Susanna Colussi Pasolini, di prossima pubblicazione presso l’editore Archinto. Parteciperanno all’incontro Graziella Chiarcossi, Nico Naldini e Rosellina Archinto.
I materiali verranno presentati in una sequenza cronologica suddivisa in quattro sezioni. La sezione “Il Friuli, la ‘zoventu’t’ (1940-1950)” presenterà i manoscritti e le edizioni delle poesie giovanili in dialetto friulano e in lingua italiana (Poesie a Casarsa, La meglio gioventù, L’Usignolo della Chiesa Cattolica); le prose narrative dell’epoca, poi in parte confluite in “Il sogno di una cosa”, “Atti impuri” e “Amado mio”; testi teatrali; il suo primo soggetto cinematografico, “Il giovine della primavera”, scritto da Pasolini quand’era ancora studente; i documenti relativi all’“Academiuta de lenga furlana” da lui fondata.
La sezione “Roma (1950-1960)” propone la fase della “poesia civile” di Pasolini, con i poemetti in terzine delle raccolte “Le ceneri di Gramsci” e “La religione del mio tempo”; i romanzi ‘romani’ “Ragazzi di vita” e “Una vita violenta”; i saggi di “Passione e ideologia”; le prime collaborazioni cinematografiche, in particolare con Fellini (Le notti di Cabiria e La dolce vita) e Bolognini (La notte brava).
La sezione “All’inizio della Nuova Preistoria (1960-1970)” documenta la nuova carriera cinematografica, illustrata in mostra da un’affascinante sequenza di sceneggiature e documenti preparatori relativi in particolare ad Accattone, Mamma Roma, La ricotta, Il Vangelo secondo Matteo, Edipo re, Teorema, Porcile, Medea; da dattiloscritti e carte autografe relative alle nuove sperimentazioni poetiche di “Poesia in forma di rosa”, all’esperienza teatrale di “Affabulazione”, “Caldero’n” e delle altre tragedie; dai saggi di “Empirismo eretico”. Infine “Il corpo nella lotta (1970-1975)” presenta il proseguimento del lavoro cinematografico con la Trilogia della vita e Salò; il ‘giornalismo’ degli “Scritti corsari” e delle “Lettere luterane”, nonché con le recensioni letterarie di “Descrizioni di descrizioni”. Infine, la sconvolgente e ultimativa esperienza formale di “Petrolio”.
Data recensione: 16/11/2010
Testata Giornalistica: AdnKronos
Autore: ––