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È appena uscito, per i tipi dell’editrice fiorentina Polistampa, “Classicismo e modernità. Monti, Foscolo e Leopardi” di Roberto Cardini.

È appena uscito, per i tipi dell’editrice fiorentina Polistampa, “Classicismo e modernità. Monti, Foscolo e Leopardi” di Roberto Cardini.
Il volume raccoglie per la prima volta in forma organica fondamentali contributi di Roberto Cardini sul Neoclassicismo letterario italiano. Da una ridefinizione del concetto stesso di Neoclassicismo, delineando le coordinate storiografiche e critiche per una corretta valutazione dell’età neoclassica, si passa alla rivalutazione del contributo di Vincenzo Monti alla “riforma” della letteratura italiana. Di Ugo Foscolo, prendendo spunto dal suo “manifesto” neoclassico nel commento alla Chioma di Berenice e dal concetto di “mirabile”, si indicano nel “sublime” e nella “grazia” i termini fondamentali per comprendere i Sepolcri e Le Grazie, vertici del Neoclassicismo italiano.
Il volume, completato dall’analisi dei sermoni manzoniani e dei risvolti politici del dibattito neoclassico, si conclude con un “esercizio di metodo” sulla Ginestra leopardiana che fa cogliere l’autentico pensiero del poeta sulla modernità.
È nota l’originalità dell’approccio di Roberto Cardini agli studi umanistici e letterari, che gli ha consentito di aprire inedite prospettive e tracciare nuovi percorsi di ricerca in territori superficialmente ritenuti “assodati”. Anche in questo caso l’intento dello studioso, che procede valendosi di tecniche d’indagine tipiche dell’archeologia e dell’arte del restauro, è far emergere l’importanza del Neoclassicismo alle radici vitali della moderna letteratura italiana, combattendo la tesi scontata e frusta per cui esse starebbero nel Romanticismo e restituendoci così tutto il fervore intellettuale e artistico di un’epoca non apprezzata nel suo autentico valore.
Professore ordinario di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Firenze, Roberto Cardini ha indirizzato le proprie ricerche su due diversi classicismi, quello quattrocentesco dell’Umanesimo e quello sette-ottocentesco del Neoclassicismo. Direttore e instancabile animatore del Centro Studi sul Classicismo, ha dedicato passione pari all’acume critico allo studio della poesia di Mario Luzi. Per Polistampa cura e dirige l’Edizione nazionale delle opere di Leon Battista Alberti, nonché le collane «Humanistica», «La Città Futura» e «Biblioteca Neoclassica», oltre al periodico «Moderni e Antichi».
Data recensione: 14/07/2010
Testata Giornalistica: Il Corriere del Sud
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