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Roma, 23 giu (Il Velino) - Un omaggio a Emilio Rosetti (1839-1908), ingegnere italiano, fondatore della facoltà di Ingegneria all’università di Buenos Aires, della Società Scientifica Argentina, ideatore della prima Ferrovia Transandina e tra i primi soci

Roma, 23 giu (Il Velino) - Un omaggio a Emilio Rosetti (1839-1908), ingegnere italiano, fondatore della facoltà di Ingegneria all’università di Buenos Aires, della Società Scientifica Argentina, ideatore della prima Ferrovia Transandina e tra i primi soci della Società Geografica Italiana. Lo rende Giulia Torri con il libro “I viaggi e le memorie di Emilio Rosetti. Società, luoghi e tecniche del XIX secolo” (Polistampa). Memorie che descrivono un viaggio sterminato, nel mondo dell’Ottocento, che affronta temi ispidi e urtanti e temi di una dolcezza straniante. Sono l’opera di un narratore dell’altrove, su cui il viaggio ha assunto la forza di un marchio a fuoco. I suoi non sono livre de merveilles, non devono stupire i lettori increduli: sono invece concrete memorie scritte con uno stile limpido, acuto e catturante. Quasi un romanzo, in un excursus denso di passioni, caratterizzato tuttavia da una percezione della realtà sempre attenta al particolare, di uno stampo che oggi chiameremmo, a pieno titolo, giornalistico. Rosetti viaggia, per passione e per professione, sulla traccia di itinerari lunghi, nel loro insieme, all’incirca 480 mila chilometri affrontati su treno, nave, diligenze e muli. Visitando, durante la sua vita, l’Italia, quasi tutta l’Europa (spingendosi fino a Capo Nord), buona parte del continente Americano, il Nord Africa, il Medio Oriente.
Leggere il racconto di Rosetti è un po’ come mettersi in viaggio, nel tempo e nello spazio, raccogliendo anche una folta messe di informazioni relative non solo a luoghi e città, ma anche a popolazioni, costumi, usanze, economia, paesaggio, sistemazioni urbanistiche, flora e fauna, eventi e fenomeni naturali, innovazioni tecnologiche. Rosetti è fra quei pochi viaggiatori che osservano con amore, che descrivono con esattezza scrupolosa, che sono in una volta sola scienziati e filosofi. Con il suo corredo di commenti e meticolose note, il volume si concentra sul clima culturale, politico, sociale e geografico in cui Rosetti si muoveva e agiva, come un reporter che cerca la verità e con cui si ha subito voglia di far conoscenza. E le numerose cartoline illustrate della seconda metà dell’Ottocento, ricercate e puntualmente allegate al testo, ne ripercorrono in chiaroscuro le diverse “tappe”, fornendo una documentazione sottovoce ma quanto mai eloquente e dimostrativa.
Data recensione: 23/06/2010
Testata Giornalistica: Il Velino
Autore: ––