chiudi

Ha voluto analizzare i rapporti culturali fra Basilicata e Toscana l’iniziativa “L’altra faccia del Sud” del Centro studi umanistici dell’Abbazia di San Savino, in provincia di Pisa. Ma, soprattutto, «contrastare il pregiudizio, spesso incentivato dai ma

L’occasione è stata la presentazione a Cascina della ristampa di “Echi nella valle”
Ha voluto analizzare i rapporti culturali fra Basilicata e Toscana l’iniziativa “L’altra faccia del Sud” del Centro studi umanistici dell’Abbazia di  San Savino, in provincia di Pisa. Ma, soprattutto, «contrastare il pregiudizio, spesso incentivato dai mass media, che il Meridione sia una terra costretta tra criminalità ed emarginazione». L’occasione è stata offerta dalla presentazione della ristampa del romanzo “Echi nella valle” del marinaio e scrittore potentino Giuseppe Brancale, nato a Sant’Arcangelo e vissuto a Firenze, scomparso nel 1979 a soli 54 anni. Per due giornate sono stati affrontati, a Cascina, i temi più cari a Carlo Levi, Rocco Scotellaro, Brancale. Tutti con qualche legame con la Toscana. Levi, infatti, ebbe modo di fermarsi spesso a  Firenze; Scotellaro vinse nel 1954 il premio “Viareggio” con la raccolta di poesie “È fatto giorno”. Di ‍Brancale abbiamo detto. Sono stati coinvolti anche studenti di scuole superiori, con i quali ci si è chiesto «che cosa significa  nascere al Sud e vivere al Nord». Introdotto il tema dell’emigrazione, che ha  segnato profondamente la Basilicata nel Novecento, si è riflettuto su alcuni brani tratti dalle opere di Scotellaro e Brancale, così come dal “Cristo si è fermato a Eboli”. In particolare, Andrea Borghini, docente del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Pisa, ha tratteggiato la figura di Scotellaro, «diventato un simbolo, più o meno conosciuto, di una  lotta, di un cambiamento, di una condizione lavorativa, di un’ingiustizia, di una vita passata sotto il segno del fuoco dell’arte e della scrittura». Nella seconda giornata è stato dato spazio alla proiezione di brani di film tratti da “I basilischi” e da “Lo stallo”, girato a Matera e scritto e interpretato dall’ attore materano Antonio Andrisani con la regia di Silvia Ferreri. Nel cast  anche Rolando Ravello, Gianni Ciardo e Antonio Montemurro.  
Data recensione: 16/03/2010
Testata Giornalistica: La Gazzetta del Mezzogiorno
Autore: Vincenzo De Lillo