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Per quanto è a nostra conoscenza, in molti paesi e cittadine è andato disperso, verso la fine del secolo scorso, il materiale che si era andato formando – a partire dal secondo dopoguerra – nelle sezioni dei principali partiti politici

Per quanto è a nostra conoscenza, in molti paesi e cittadine è andato disperso, verso la fine del secolo scorso, il materiale che si era andato formando – a partire dal secondo dopoguerra – nelle sezioni dei principali partiti politici presenti nelle campagne toscane: ci riferiamo qui al Partito Comunista, alla Democrazia Cristiana e al Partito Socialista. L’avvento di “mani pulite”, la messa in stato di accusa della vecchia classe dirigente, la fine (?) della prima Repubblica, la trasformazione (nel nome) dei vecchi partiti e il generale rimescolamento delle carte, la comparsa di gruppi del tutto nuovi con leaders più ambiziosi che capaci: questi fenomeni hanno generato nelle periferie crisi di rigetto, difficoltà nel ricambio generazionale, diffuso scoramento, smobilitazione di segreterie e di apparati (già centri di potere), disaffezione in larga parte dei giovani... fino a provocare il venire meno dell’orgoglio e dell’appartenenza politica, il vuoto nelle sedi di partiti, l’incuria nel mantenimento delle carte...
La perdita di numerosi archivi in seguito agli sconvolgimenti nel mondo politico italiano non vale però per Fiesole dove sono stati custoditi abbastanza integri gli armadi della memoria ora confluiti – grazie alla perspicacia e al generoso impegno di Mauro Borgioli – nell’Archivio storico del Comune e divulgati in una collana di storia fiesolana iniziata nel 2005 con la pubblicazione di L’Archivio del Comitato Centrale del PCI di Fiesole, a cura dello stesso Borgioli, e che comprende, oltre a questo secondo volume sul PSI fiesolano, anche il lavoro di M. Catini sulle strade di Fiesole e quello sulla (spesso) prestigiosa attività dell’Estate Fiesolana che abbiamo recensito di seguito.
Circa il contenuto di questo libro sul PSI di Fiesole, basterà dire che nel dopoguerra i socialisti furono a lungo nell’esecutivo del governo cittadino esprimendo anche il sindaco (Casalini, Ignesti) fino alla crisi degli anni ‘60 e quindi dai documenti sezionati si può comprendere anche l’andamento della vita amministrativa oltre che gli echi delle polemiche originate dalla politica nazionale e internazionale.
L’inventario è accompagnato da un saggio introduttivo di E. Capannelli e da 58 riproduzioni di manifesti, tessere di partiti, fotografie d’epoca, volantini che, come va di moda dire, danno un valore aggiunto al già interessante volume.
Data recensione: 06/07/2010
Testata Giornalistica: Corrispondenza
Autore: Silvano Sassolini