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Qual è il destino del teatro dopo i recenti tagli dei fondi destinati alla cultura? Cosa cambierà nel mondo dello spettacolo con i nuovi provvedimenti in materia di federalismo fiscale? Se lo sono chiesti gli Amici del Teatro del Maggio Musicale Fiorentin

Qual è il destino del teatro dopo i recenti tagli dei fondi destinati alla cultura? Cosa cambierà nel mondo dello spettacolo con i nuovi provvedimenti in materia di federalismo fiscale? Se lo sono chiesti gli Amici del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, soggetto che dal 1987 promuove l’attività teatrale e l’associazionismo musicale. Nel volume Un teatro, tanti teatri (ed. Polistampa, pp. 80, euro 12) sono raccolti alcuni interventi che hanno animato un importante convegno sul futuro degli enti lirici e musicali svoltosi a Firenze alla fine del 2008.
Il sistema dello spettacolo italiano, così come è stato disegnato negli anni Sessanta, ha sempre permesso, se pur con alcune criticità, di sostenere le attività culturali non solo attraverso sovvenzioni statali, ma anche grazie a strutture, enti e istituzioni che formano una rete capillare diffusa su tutto il territorio. Oggi però, con la drastica riduzione dei fondi operata negli anni della crisi economica, sono molti i soggetti, sia grandi che piccoli, che rischiano di scomparire o cessare la propria attività. Nel contempo, gli orizzonti legislativi riservano dubbi e perplessità: quali saranno le caratteristiche di un federalismo fiscale che rischia di tramutarsi in federalismo della cultura? Quale sarà, e da cosa dipenderà, il reale potere delle regioni di salvaguardare i propri luoghi di spettacolo? Nel volume si dà risposta a simili interrogativi, illustrando le possibilità di riforma e mettendo in luce strategie e risorse per affrontare le difficoltà presenti e i cambiamenti futuri. Accanto alla necessità di rinnovamento delle scelte artistiche, di rilancio del teatro di tradizione, di potenziamento degli strumenti di fund raising, ciò che emerge con forza è la volontà di migliorare i collegamenti, gli scambi, le possibilità di incontro fra le varie realtà produttrici e promotrici di cultura: come scrive nel suo intervento Sisdel Vivarelli Colonna, presidente degli Amici del Teatro del Maggio, “dall’unione fra tutti non può che nascere una nuova forza, più che mai necessaria perché la musica seguiti a vivere a livelli d’eccellenza”.
Data recensione: 10/02/2010
Testata Giornalistica: Il Corriere del Sud
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