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Firenze, 15 gen. - (Adnkronos) – “Quale è il valore dell’individuo umano? Ecco il problema al quale bisognava dare, nell’ambito della meditazione tomista, una adeguata soluzione. Il problema, come è chiaro, non ha soltanto una portata teoretica

Riscoperto saggio del 1947 da tempo introvabileFirenze, 15 gen. - (Adnkronos) – “Quale è il valore dell’individuo umano? Ecco il problema al quale bisognava dare, nell’ambito della meditazione tomista, una adeguata soluzione. Il problema, come è chiaro, non ha soltanto una portata teoretica; esso ha immense ripercussioni pratiche; perché la soluzione di esso incide decisamente sulle strutture giuridiche, politiche ed economiche dell’azione umana”. Sono parole di Giorgo La Pira contenute in un saggio scritto durante la seconda guerra mondiale e pubblicato per la prima volta nel 1947. Da tempo introvabile (l’ultima edizione era del 1962), il testo, intitolato “Il valore della persona umana” (pp. 144, euro12), è di nuovo disponibile in libreria grazie all’impegno della casa editrice Polistampa di Firenze e la cura dell’Associazione Incontri.
Nei primi anni ‘40 il mondo attraversava per il futuro sindaco democristiano di Firenze Giorgio La Pira una “crisi ciclopica”: l’uomo stesso e’ minacciato da ideologie come il fascismo e il nazismo da una parte, e il comunismo dall’altra, intrinsecamente portatrici di una visione anticristiana e antievangelica. Due forze perniciose che in diverso modo subordinano la persona al tutto collettivo, negandone la sostanzialità individuale e in definitiva la dignità di persona. Da questo ha origine una riflessione profonda sul tema del valore dell’individuo rispetto alla società, che porta lo statista fiorentino ad affermare come la suprema finalità di tutto l’aggregato sociale sia solo e sempre la persona, contro le tesi degli stati totalitari (“tutto nello Stato, nulla fuori dello Stato”).
Al di là del diverso contesto socio-politico, le considerazioni di La Pira sono attualissime: dopo la caduta dei totalitarismi, altre minacce incombono sulla centralità dell’essere umano, messa sempre in discussione quando si affrontano temi come scienza, tecnologia, bioetica. Come afferma il filosofo Vittorio Possenti, a cui è affidata l’introduzione al volume, “oggi come ieri la concezione dell’uomo è al centro della crisi, ed incide sull’etica e sulle strutture giuridiche, politiche, economiche: questo assioma deve diventare il perno di un’azione politica nuova”.
Data recensione: 15/01/2010
Testata Giornalistica: AdnKronos
Autore: ––