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Sfogliano le pagine del libro Da Praga 1983-1988. Immagini di una topografia letteraria, emerge una metafisica necessità di silenzio. Le geometrie delle architetture, gli scorci cittadini, le vedute dall’alto, i vialetti in selciato mostrano senza inganno

Sfogliando le pagine del libro Da Praga 1983-1988. Immagini di una topografia letteraria, emerge una metafisica necessità di silenzio. Le geometrie delle architetture, gli scorci cittadini, le vedute dall’alto, i vialetti in selciato mostrano senza inganno un’esigenza di quiete. Troviamo ragione di tale apparente immobilità nel periodo in cui sono scattate le fotografie: gli anni Ottanta hanno infatti rappresentato per la capitale cecoslovacca un momento storico di lenta ripresa, a quindici anni dalla traumatica invasione russa del ’68. Corredano le immagini vari testi di autori cechi e tedeschi di Praga e del poeta italiano Angelo Maria Ripellino. Francesco Jappelli commenta così il suo progetto: “Gli scatti pubblicati rappresentano un elogio della passeggiata solitaria (...). Questi miei bianconeri vogliono sottolineare i toni drammatici del contesto urbano della Praga di venticinque anni fa”.
Il volume Da Praga 1983 – 1988 accompagna una mostra itinerante omonima, che sarà esposta a Venezia dal 2 al 9 dicembre prossimi presso la Galleria A + A.
Data recensione: 01/11/2009
Testata Giornalistica: Foto Cult
Autore: Loredana De Pace