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È singolare la tesi elaborata da Renzo Manetti, per cui la celebre Gioconda di Leonardo Da Vinci avrebbe una “gemella”. L’unico neo è che di questa fantomatica sorella non ci sarebbe prova certa. La tesi di Manetti, esperto di iconologia nonché autore di

È singolare la tesi elaborata da Renzo Manetti, per cui la celebre Gioconda di Leonardo Da Vinci avrebbe una “gemella”. L’unico neo è che di questa fantomatica sorella non ci sarebbe prova certa. La tesi di Manetti, esperto di iconologia nonché autore di numerosi studi sull’opera di Leonardo, vuole accanto alla donna esposta al Louvre, una seconda, voluta e creata dall’autore con la precisa intenzione di formare un dittico per rendere omaggio, attraverso due volti, ad una stessa divinità: Venere. Il riferimento più semplice a questa opera perduta è il dipinto del Salaino, allievo di Leonardo, La monna vanna, dipinta a quattro mani con il maestro come testimoniano gli studi.
Data recensione: 16/11/2009
Testata Giornalistica: Inside Art
Autore: ––