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È caccia aperta all’esordiente. Presi d’assalto, i piccoli editori hanno prede in quantità, ma poche valgono la pena, e non è detto siano quelle

È caccia aperta all’esordiente. Presi d’assalto, i piccoli editori hanno prede in quantità, ma poche valgono la pena, e non è detto siano quelle pubblicate. La grande editoria è circondata da esordienti che pregano per essere ‘impallinati’, ma a contare sono le segnalazioni di lusso da parte di qualche scrittore famoso, anche se talvolta le favole accadono e debutti insperati si realizzano. Molti esordi nascono in Toscana: ma di quali sentiremo davvero parlare?
Facile scommetere (lo fanno per primi gli editori) sul diciottenne livornese Jacopo Reali col romanzo "Solo per caso" (e/o), e sulla pratese Cristina Guarducci, con "Mitologia di famiglia" (Fazi). Ma molti altri, più in sordina, potrebbe riservare sorprese. Come il primo romanzo del viareggino Roby Paglianti, che fa il poliziotto, o i racconti di viaggio con venature horror del fiorentino Jacopo Corso Cresti, veterinario giramondo. Dopo aver pubblicato molti racconti in antologie del giallo, Paglianti esordisce con "Spaghetti e delitti" (Laurum, pp.140, euro 9) e introduce sulla scena letteraria l’ispettore Arrighi, ateo convinto e mangiatore di tortelli, a indagare su un oscuro omicidio in una Viareggio invernale, torbida di traffici.
Cresti ha scritto invece "Le latitudini dello stupore" (Pacini Fazzi, pp.157, euro 12), che sono quelle della Versilia infestata da fantasmi, delle grotte di Monsummano anticamera dell’Inferno, di un Marocco letale infuocato di superstizioni, tra creature mutaforme in Cina, divinità infuriate in Cambogia, magie mortali in Indonesia. Regala brividi neri anche un altro esordio fiorentino: Giacomo Aloigi (Polistampa, pp.310, euro 13) racconta la storia di Alfredo che, tornato al suo paese dopo anni, scopre che Alice, la ragazza amata in gioventù, si è suicidata lasciando una lettera in cui gli chiede aiuto: un vecchio collegio abbandonato, un tremendo film in superotto, una voce misteriosa al telefono condiscono questo thriller che affronta il tema della pedofilia.
Sono invece "Racconti civili, d’amore e di guerra" (Manni, pp.160, euro 13) quelli di Francesco Niccolini, aretino, una stretta collaborazione con Marco Paolini che scrive l’introduzione a queste storie vere di uomini e città, tra Firenze e Babilonia: "Un pezzo di viaggio o una fermata brusca, di quelle che la vita impone". Di teatro è intriso anche "L’angelo di gesso" (Prospettiva, pp.180, euro 10), esordio di Piero Nannini, attore e medico lucchese: e nelle sue favole teatrali ci sono i ponti della lucchesia, compreso quello del Diavolo. Un romanzo intimista è quello di Liliana Di Ponte, lucchese d’adozione: "Imperfette solitudini" (Grandevetro-Jaca Book pp. 105, euro 9) racconta di Ester che butta via il vecchio e l’unutile, dà un ordine diverso alla sua casa, e riflette sulla sua vita, finché qualcosa s’inceppa, e l’imprevisto scompagina una storia che sembrava già scritta.
Data recensione: 27/10/2005
Testata Giornalistica: Il Tirreno
Autore: David Fiesoli