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«L’Europa di oggi rischia di essere come la Firenze del 1500 di fronte alla prima globalizzazione. Dominava il mondo per arti ed economia ma, non accorgendosi dei cambiamenti in atto, si trovò presto superata». È un

«L’Europa di oggi rischia di essere come la Firenze del 1500 di fronte alla prima globalizzazione. Dominava il mondo per arti ed economia ma, non accorgendosi dei cambiamenti in atto, si trovò presto superata». È un pezzo del lungo intervento di Romano Prodi, che ieri a Firenze ha partecipato alla presentazione del volume “Popoli, nazioni, città d’Europa. Giorgio La Pira e il futuro europeo”,  curato da Giorgio Conticelli. Al convegno, che si è tenuto presso l’Università Europea della Badia Fiesolana, sono intervenuti anche Marco del Panta (in rappresentanza dell’istituzione universitaria) e Mario Primicerio, ex sindaco di Firenze, e presidente della Fondazione La Pira. Al centro dell’intervento di Prodi, che non è voluto entrare su tematiche fiorentine o nazionali, l’idea di Europa. Realtà che, ha affermato il professore, è stata troppo tempo spettatrice passiva delle dinamiche mondiali.
Data recensione: 27/06/2009
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: ––