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Sabato 28 febbraio 2009 alle ore 16 sarà presentata nel Salone Consiliare del Comune di Prato un’opera fondamentale per la cultura. Si tratta della Antologia di scrittori pratesi del Novecento a cura del Gruppo Bibliofili

Sabato 28 febbraio 2009 alle ore 16 sarà presentata nel Salone Consiliare del Comune di Prato un’opera fondamentale per la cultura. Si tratta della Antologia di scrittori pratesi del Novecento a cura del Gruppo Bibliofili “Aldo Petri”.
Un lavoro molto impegnativo iniziato nel 2007 che ha coinvolto, oltre all’associazione di bibliofili pratesi, un Comitato scientifico di alto livello, composto da Giorgio Luti (deceduto in agosto del 2008), Francesco Gurrieri, Ernestina Pellegrini, Eleonora Pinzuti e Caterina Sequi dell’Università degli Studi di Firenze, e dai ricercatori pratesi Giovanni Pestelli, Maria di Malta e Cinzia Bartolozzi. Anche la Biblioteca Roncioniana e la Comunale “A. Lazzerini”, hanno avuto un ruolo rilevante nella fase di ricerca e consulenza degli autori e sui testi da antologizzare. L’Antologia è dedicata allo scomparso Roberto Cecchi, bibliofilo e mecenate, personaggio noto nel mondo della cultura, dell’imprenditoria, e della socialità pratese. Il progetto ha richiesto un notevole impegno finanziario che, oltre ai contributi, volontari di alcuni bibliofili, è stato sostenuto dall’Assessorato alla Cultura di Prato e della Provincia e da Massimo Cecchi. L’esigenza di un’antologia era molto sentita nel mondo della cultura, specialmente locale, poiché si può senz’altro affermare  che la terra e l’identità pratese sono state ben presenti negli svolgimenti letterari della fiorente condizione narratologica, poetica, ed editoriale della Toscana del Novecento. Peraltro le antologizzazioni disponibili, anche le più puntuali, come quella di Giorgio Luti, non sempre hanno tenuto equamente conto della letteratura pratese.  Lo scopo di mettere in cantiere l’Antologia non ha avuto altra ambizione  se non quella di sottolineare e prospettare alla critica del Duemila, testimonianze maturate in un contesto che nel secolo passato ha dedicato la maggior parte della risorse alla cultura del lavoro, trascurando purtroppo – almeno un po’ – quella tout court.  Anche la scuola potrà avere la possibilità di usufruire di uno strumento indispensabile all’insegnamento della storia e della letteratura, che ha fra i suoi tanti requisiti quello di superare i confini locali, in quanto inserita in un vasto panorama, sicuramente nazionale e in diversi casi mondiale. Basta pensare a Sem Benelli, a Curzio Malaparte, ad Armando Meoni, a Sandro Veronesi. L’antologia si avvale di un’introduzione di Giorgio Luti e di due saggi firmati da Francesco Gurrieri e da Ernestina Pellegrini. Il gruppo dei Bibliofili pratesi  “Aldo Petri”, fondato nel 1977, non è nuovo a opere d’alto livello. Tra le sue numerose pubblicazioni figurano: Regia carmina dedicata a Roberto D’Angiò re di Sicilia, e di Gerusalemme di Convenevole da Prato (XIV), La voce antica di Prato di Luca Serianni; Nuovi testi pratesi dalla origini al 1320 a cura di Renzo Fantappiè; Raccolta di piante delle principali città e fortezze del Gran  Ducato di Toscana di Edouard Warren; in collaborazione con l’Accademia della Crusca; Volgarizzamento pratese della Farsalia di Lucano, attribuibile ad Arrigo Simintendi, notaio pratese del Trecento; Vita e avventure di Lazzarino da Tormes, nella traduzione di Ferdiando Carlesi.
Data recensione: 01/03/0209
Testata Giornalistica: Trame d’Arte
Autore: Teo Brum