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C’era davvero l’esigenza di codificare ufficialmente quello che è stato il movimento letterario del Novecento a Prato attraverso i suoi scrittori anche perché le antologie attualmente in essere abbiano preso in seria

C’era davvero l’esigenza di codificare ufficialmente quello che è stato il movimento letterario del Novecento a Prato attraverso i suoi scrittori anche perché le antologie attualmente in essere abbiano preso in seria considerazione – se si eccettua Malaparte – il panorama letterario pratese. Ed ecco che acquista ora particolare importanza la nuova «Antologia di scrittori pratesi del Novecento» voluta dal Gruppo Bibliofili pratese «Aldo Petri», un tomo di 560 pagine che verrà presentato oggi nel Palazzo Comunale dal presidente dei Bibliofili Umberto Mannucci, da Sergio Givone dell’Università di Firenze mentre lo scrittore Sandro Veronesi porterà il suo saluto. Il volume è curato da due storici, Francesco Gurrieri e Ernestina Pellegrini. Un lavoro che ha impegnato due anni di tempo coinvolgendo in comitato scientifico composto da Giorgio Luti (deceduto nell’agosto scorso), i due curatori, alcuni ricercatori oltre a Franco Neri e Enrico Bini rispettivamente delle biblioteche Lazzerini, Roncioniana. «Da Malaparte a Veronesi» recita il sottotitolo della pubblicazione nell’indicare i big di ieri e di oggi. Luti nella prefazione precisa che è un’antologia di “scritture” nel senso più largo, fuori da ogni celebrazione ed eruditismo campanilistico. Un libro, dunque, diviso per sezioni con quella iniziale «condizione sorgiva» che disegna Curzio Malaparte (descritto con brillante scheda da Marino Biondi e Martina Grassi), Ardengo Soffici, Sam Benelli e Armando Meoni; quindi gli sviluppi del dopoguerra e la contemporaneità con Emanuele Bettini, Quinto Martini, Persio Nesti, Umberto Cecchi, Sandro Veronesi ed Edoardo Nesi. Per concludere con gli «Attraversamenti e altre scritture» che registrano il lungo stuolo di letterati, giornalisti, saggisti e autori di testi di costume e di varia umanità. Iniziativa, quindi, anche coraggiosa e non facile nel muoversi in una produzione tanto ricca e varia. Oggi saranno in tanti (anche i protagonisti) ad assistere alla presentazione.
Data recensione: 28/02/2008
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Franco Riccomini