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“La cultura di Prato, oggi mostra una vitalità un’apertura alla modernità, e un’originalità ammirevoli”. Nessun campanilismo ma un’acuta osservazione di Giorgio Luti che, coinvolto dal gruppo Bibliofili “Aldo Petri”

“La cultura di Prato, oggi mostra una vitalità un’apertura alla modernità, e un’originalità ammirevoli”. Nessun campanilismo ma un’acuta osservazione di Giorgio Luti che, coinvolto dal gruppo Bibliofili “Aldo Petri” nell’inedito viaggio tra gli scrittori pratesi del Novecento, ne ha riconosciuto notandone la costante autonomia culturale da Firenze, le peculiarità. Tali da legittimare, da legittimare, per dirla ancora con il fine studioso di letteratura italiana recentemente scomparso, “il gesto fiero di un popolo che si vuole riconoscere in una foto di gruppo”. E quale miglior modo per delineare identità e tradizioni di una città, se non realizzare un’antologia di “Scrittori pratesi del Novecento” (edita da Polistampa). Questo il senso del “gesto fiero” compiuto dai Bibliofili pratesi che domani alle 16 nel salone consiliare del Palazzo comunale presentano l’opera, curata da Ernestina Pellegrini e Francesco Gurrieri con la prefazione di Luti, alla città. A introdurla Sergio Givone ordinario di estetica all’Università di Firenze e lo scrittore Sandro Veronesi. Un percorso che, pagina dopo pagina, accompagna il lettore dalle “sanguigne pagine” del Malaparte cronista al “paese dell’anima della trilogia pratese” di Armando Meoni per arrivare al “Caos calmo” di Veronesi. Il volume apre nuovi percorsi di studio e offre a lettori e alla letteratura un utile contributo per approfondire la storia del territorio. D’accordo con Gurrieri che avverte subito come ogni tentativo di antologizzare una stagione letteraria sia sempre destinato a “roventi critiche”  o “tolleranti giudizi di incompiutezza” ai curatori e collaboratori va il merito di una ricerca, da loro definita “in fieri” di cui presentano qui sotto i primi risultati. Un immaginario letterario che, come scrive Pellegrini, docente di letterature comparate all’Università di Firenze, procede “per affinità, filiazione o per rivolta” dove gli avvenimenti storici incidono via via “senza cancellare questa planimetria fatta di parole” che si evolve “secondo leggi proprie”. Da qui la difficoltà di mettere a punto un’antologia di scrittori di Prato; scrittori pratesi per nascita, per consuetudine di vita, emigrazione di lunga data, per elezione. Persio Nesti, Umberto Cecchi, Sandro Veronesi, Edoardo Nesi); “Attraversamenti, altre scritture” in cui di vedono “sfilare e mescolarsi voci sguardi eterogenei (22 autori) per arrivare alle “Notizie per un’anagrafe” dizionarietto “in progress” con 70 autori, tra critici, intellettuali e figure strettamente legate a Prato.
Data recensione: 27/02/2009
Testata Giornalistica: Il Nuovo Corriere
Autore: Camilla Bernacchioni