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Un gioco cromatico di contrasti e di soggetti bidimensionali su sfondi onirici ed immaginari. un percorso visivo in cui la figura umana appare lacerata dal dibattito esistenziale che ha devastato il

Un nuovo linguaggio artistico del panorama contemporaneoAudio/Video
   ’Destrutturazioni. La Persistenza della forma’ secondo il pittore Roberto Panichi
   Stefano De Rosa, curatore della mostra ’Destrutturazioni. La Persistenza della forma’

Un gioco cromatico di contrasti e di soggetti bidimensionali su sfondi onirici ed immaginari. un percorso visivo in cui la figura umana appare lacerata dal dibattito esistenziale che ha devastato il Novecento. Questo è il senso della mostra Destrutturazione. La persistenza della forma, inaugurata oggi 19 giugno e allestita nella sale d’arme di Palazzo Vecchio.

Roberto Pachini è un artista con una profonda formazione storica e una grande consocenza figurativa del ventesimo secolo in tutte le sue varianti pittoriche, grazie alla formazione da docente e all’intenso interesse filosofico. "Destrutturazione e persistenza della forma sono il tema fondamentale della mia ricerca - ha detto il pittore, nato a Cuneo da genitori toscani, nell’esprimere il proprio concettodi pittura - attraverso la rottura di schemi naturali ma qualcosa di figurale deve sopravvivere sempre". Un mix di stili innovativi e tradizionali che creano un gioco di contrasti tra l’impronta della forma appena riconoscibile nei suoi cannotati originari e la ripresa dui elementi classici.

L’esposizione - che raccoglie opere utilizzate negli ultimi venti anni - rappresenta il pensiero filosofico e psicologico del secolo scorso, trasmesso da donne e uomini con espressioni malinconiche ed enigmatiche, esaltate da una forma scomposta e da colori innaturali.

Per il curatore, Stefano de Rosa, l’esibizione di questa collezione "vuole rendere omaggio a uno degli artisti più importanti che opera nella città, un luogo difficile per gli artisti contemporanei".
L’allestimento è di "Eventi Pagliai", società che organizza numerose iniziative artistiche e museali, con la collaborazione del Comune di Firenze.
La collezione è visitabile fino al 12 luglio tutti i giorni dalle 10,30 alle 19,30 con ingresso gratuito nella sala d’arme di Palazzo Vecchio, in Piazza della Signoria a Firenze.
Data recensione: 19/06/2009
Testata Giornalistica: inToscana
Autore: ––