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Appartata, dura, straordinariamente bella, la Maremma ha segnato i suoi abitanti: ma ci sono storie e persone che hanno segnato lei, troppo spesso ricordata solo per l’incomparabile paesaggio. Invece la Maremma, ancora

Appartata, dura, straordinariamente bella, la Maremma ha segnato i suoi abitanti: ma ci sono storie e persone che hanno segnato lei, troppo spesso ricordata solo per l’incomparabile paesaggio. Invece la Maremma, ancora oggi, è palcoscenico di vite straordinarie: quelle vite che, come il vento che batte su quel pezzo di costa etrusca, si fanno sentire ma non sempre restano impresse nella mente, vite talmente ricche di emozioni e di storia che da ognuna si potrebbe fare un film. Con una narrazione tra cronaca e romanzo, Edoardo e Rossano Marzocchi, grossetani, il primo giornalista, l’altro ufficiale della guardia di finanza a Firenze, raccontano storie e persone di Maremma dall’inizio del Novecento ad oggi, attraverso approfondite ricerche arricchite da inedito materiale fotografico. E non ci sono solo i famosi come la campionessa di vela Alessandra Sensini, ma soprattutto quelle “vite di uomini non illustri” che hanno dato tanto: dall’impegno sociale dell’avvocato Magrassi che difese molte vittime del fascismo, alla forte voce del “vescovo degli ebrei” monsignor Galeazzi; dai viaggi di Sofia Mori, crocerossina che spese la vita per il volontariato, al simbolo più autentico della Maremma, incarnato dal buttero Italo Molinari, fino alle vittime dei bombardamenti su Grosseto nell’aprile del ’43. Spiccano anzi le assenze dei maremmani famosi, che hanno vissuto le loro vite altrove, e che tuttavia sono citati nel primo capitolo del libro: Elsa Martinelli, Laura Morante, nata a Santa Fiora e legatissima alla sua terra, o Nada, la cantante che ha scelto la Maremma per viverci, qui citata con un suo testo in esergo al volume, insieme a una poesia di Carducci. E proprio Carducci, con Cassola che della Maremma ha fatto un luogo dell’anima, è stato la penna più famosa a raccontare quell’angolo di Toscana. Ora Rossano Marzocchi e suo figlio Edoardo hanno deciso di colmare una lacuna e raccontare le persone più che i luoghi, e soprattutto quelle non illuminate dai riflettori. Solo citate di striscio, forse perchè più conosciute, altre grandi realtà maremmane come la Nomadelfia di Don Zeno e la vita agra di Luciano Bianciardi. Ma a proposito di scrittori, c’è una sola assenza che spicca: quella di Daniele Boccardi, scrittore morto suicida a 32 anni, figlio di questa terra dura, riscoperto per breve tempo qualche anno fa dalla casa editrice Stampa Alternativa e da un altro maremmano doc come Marcello Baraghini, indimenticabile per chi lo ha letto, e poi tornato nell’oblio per inspiegabile volere della famiglia. EDOARDO e ROSSANO MARZOCCHI “Vite nel vento” Polistampa, pp.140, euro 15
Data recensione: 09/05/2009
Testata Giornalistica: Il Tirreno
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